lunedì 17 dicembre 2007

Giorno 42

Forse al freddo mattutino della casa mi sono abituata ma oggi faceva freddo anche all'università!
Ho trascorso la mattinata al diffrattometro e sono rimasta abbastanza soddisfatta delle miei sintesi.
Al pomeriggio è venuta con me la mamma e le ho fatto vedere il dipartimento e il laboratorio. Dopo esserci salutate, mi sono messa a lavorare e non ce la facevo per il sonno... E' proprio ora di vacanza! L'odissea dei pranzi natalizi nel frattempo continua: la "comida precaria", ovvero il pranzo di tutti i precari a vario titolo del dipartimento, sarà mercoledì a pranzo. Giovedì doveva esserci il pranzo di Natale del nostro gruppetto ma, a causa di altri pranzi più ufficiali, stiamo cercando un'altra data.
Stasera ho portato la mamma a mangiare alla Maison pulperia El Gallego, che sta diventando orami un classico per me.
Mentre io stamattina ero a lavorare la mamma visitava l'Alhambra, quindi le lascio la parola per raccontare.
"non so dire se mi hanno colpito di più gli azulejos o il panaroma che si domina da quassù. Se mi hanno colpito di più le mura e le torri o i meravigliosi giardini del Generalife. Se mi ha incantato di più il suono dell'acqua delle sue mille fontane o la vista sugli altri palazzi dell'Alhambra che dal Generalife si gode. Ci sono rimasta cinque ore, ora ammirando gli arabeschi, ora affacciandomi sul quartiere dell'Albaizin o sul Sacromonte o sul resto della città, che da qui ho potuto studiare in ogni dettaglio. La geometria perfetta delle bianche case dell'Albaizin che si alternano a gruppi di cipressi, a cui fanno da contrappunto splendide palme, sembrava un continoum con il palazzo dei nazairi... Inutile cercare di spiegarvi con le mie parole quell'atmosfera. Dico solo che all'Alhambra le "Mille e una notte" non è un modo dire".

1 commento:

John Mangusta ha detto...

ma dove sei finita?! non ti vedo più connessa!! Mi hai lasciato senza le news sul maledetto libro dell'Ahlambra. Ha chiesto qualcosa Jorge????? aspetto risposte a questi dilemmi esistenziali.
ciao