venerdì 21 dicembre 2007

Giorno 46

Dopo poche ore di sonno mi sono svegliata controvoglia e sono andata all'università.
Ho sistemato le ultime cose, ho fatto colazione con le altre e ci siamo guardate le foto di ieri sera.
E poi è arrivato il momento dei saluti! Mi sembrava l'ultimo giorno di scuola! Solo che questo non è l'ultimo giorno a Granada perchè l'8 gennaio ritorno qui...
Il resto della giornata l'ho trascorso riposando e sistemando la casa. Ancora non mi sembra vero che domani torno a casa, ormai mi sembra di essere qui da sempre.

Giorno 45

Stamattina (giovedì 20) mi sono alzata con calma e ho preparato uno dei due salami di cioccolato da portare alla cena. Ho deciso di fare il salame di cioccolato perchè è semplice e perchè qui non lo conosce nessuno, mentre in Italia non lo faccio mai perchè è troppo inflazionato.
Alle 10.30 sono arrivata in università e con le altre mi sono dedicata a una pulizia di fondo del laboratorio. In sei ci abbiamo messo due ore però il risultato era ottimo!
Sono corsa a casa a preparare l'altro salame di cioccolato e, dopo un po' di relax, sono uscita a prendere gli ultimi regali di Natale. Mi sono preparata abbastanza di corsa perchè avevamo appuntamento alle 20.30 sotto casa di Carmen e non volevo fare aspettare gli altri al freddo. Alla fine Carmen ha tardato di un'ora e, per ingannare l'attesa, siamo andati a berci una birra. Insieme a noi c'erano anche Antonio e Elisa, appena arrivati da Milano.
Finalmente siamo andati a casa di Carmen e noi donzelle abbiamo preparato la cena, o meglio, l'abbiamo impiattata, perchè era tutto già pronto. La serata è stata molto piacevole ed è stata animata dall'esibizione di Nacho, che ha cantato alcune sue canzoni accompagnandosi con la chitarra. Alla una ce ne siamo andati perchè non volevamo disturbare i vicini. Abbiamo proseguito la festa in una discoteca in centro: mi sa che ora dell'anno prossimo sarò andata in discoteca molte ppiù volte che in tutto il resto della mia vita. Anche se mi sono divertita riamango dell'idea che non è proprio il mio genere di intrattenimento.
Alle tre e mezza, distrutta e un po' provata dalla digestione, ho varcato la soglia di casa e mi sono addormentata con la luce accesa e il libro in mano.
Il casino nella via sotto casa mia ha raggiunto livelli inauditi e mi sono svegliata un sacco di volte.

Il tavolo della cena

mercoledì 19 dicembre 2007

Giorno 44

Oggi è stata una giornata lunghissima!
Al mattino sono stata in laboratorio a finire le ultime sintesi. Verso le due mi sono aggregata agli altri precari e siamo andati al ristorante italiano "Il duomo". Lungo la strada mi hanno detto che la pizza e la pasta non erano buone ma il menù fisso comprendeva un primo (insalata o zuppa di cipolle o un'altra zuppa) e un secondo, a scelta tra un piatto di pasta o la pizza.
Dopo la zuppa di cipolle, che il brodo non l'aveva neanche visto in cartolina, ho deciso di mangiare le lasagne. Purtroppo non erano buone perchè il sugo di pomodoro era già pronto e dolcissimo e la carne era durissima. Agli altri però non è andata meglio perchè la loro pasta navigava in litri di panna e la pizza era dura come un mattone. Per fortuna la selezione di dolci, composta da tiramisù, panna cotta, torta al cioccolato e gelato, era buona. Subito dopo siamo andate in un bar a prendere una tisana digestiva ma ormai il danno era fatto: tutte avevamo un mattone sullo stomaco. Fino alle sei siamo state al bar ad aspettare Carmen (n. b. abbiamo finito di mangiare alle 16.30). Io avevo un sonno pazzesco e non riuscivo ad inserirmi nella conversazione. Per fortuna sono arrivate le sei e siamo andate a fare la spesa per la cena di domani sera. A vedere tutto quel cibo ci sentivamo decisamente nauseate! Dalla zona dell'università siamo andate a casa di Carmen nell'Albaicìn cambiando due autobus. Io e Belén ormai stavamo crollando dal sonno. Dopo aver sistemato la spesa ci siamo dirette verso il centro a piedi. Dopo pochi metri dalla casa di Carmen, le ragazze hanno visto uno e hanno iniziato a dire: "è lui! E' Tal dei Tali (non mi ricordo il nome) ". Non hanno deciso in tempo se fermarlo o no e il tizio se ne è andato. Allora ho chiesto chi era e mi hanno risposto che è un torero famoso in tutta la Spagna. Io non saprei riconoscere neanche un calciatore di serie A se lo incotrassi per strada!
Finalmente alle 9 ho varcato la soglia di casa e mi sono rilassata guardando "Il ragazzo di campagna".

martedì 18 dicembre 2007

Giorno 43

Stamattina sono andata in università a finire le ultime sintesi e poi ho accompagnato la mamma a prendere l'autobus per l'aeroporto. Per fortuna sabato tocco a me prederlo per tornare a casa!
Oggi mi sentivo già in vacanza ma a quanto pare non ero l'unica perchè nel pomeriggio il dipartimento era semideserto. Con Carmen, Belén e Jesus abbiamo parlato della nostra cena, che alla fine sarà giovedì sera. Dopo un po' di trattative tra Carmen e Jesus sulla quantità di birra da comprare e dopo aver mostrato alle altre il dolce che preparerò, sono tornata in laboratorio e poi sono andata al diffrattometro. Sono tornata appena in tempo per l'arrivo di Eloisa. Eloisa ora lavora in una fabbrica di patatine e prodotti a base di frutta secca e candita e si occupa del controllo di qualità. Come ci aveva promesso quando ha iniziato a lavorare lì, ci ha portato un vasto assortimento dei loro prodotti e così abbiamo fatto un aperitivo. Le patatine più strane che ha portato erano delle conchiglie di fecola di patata (le patatine bianche) al sale e aceto. Non ho assaggiato la frutta secca ma mi hanno assicurato che era molto buona!

lunedì 17 dicembre 2007

Giorno 42

Forse al freddo mattutino della casa mi sono abituata ma oggi faceva freddo anche all'università!
Ho trascorso la mattinata al diffrattometro e sono rimasta abbastanza soddisfatta delle miei sintesi.
Al pomeriggio è venuta con me la mamma e le ho fatto vedere il dipartimento e il laboratorio. Dopo esserci salutate, mi sono messa a lavorare e non ce la facevo per il sonno... E' proprio ora di vacanza! L'odissea dei pranzi natalizi nel frattempo continua: la "comida precaria", ovvero il pranzo di tutti i precari a vario titolo del dipartimento, sarà mercoledì a pranzo. Giovedì doveva esserci il pranzo di Natale del nostro gruppetto ma, a causa di altri pranzi più ufficiali, stiamo cercando un'altra data.
Stasera ho portato la mamma a mangiare alla Maison pulperia El Gallego, che sta diventando orami un classico per me.
Mentre io stamattina ero a lavorare la mamma visitava l'Alhambra, quindi le lascio la parola per raccontare.
"non so dire se mi hanno colpito di più gli azulejos o il panaroma che si domina da quassù. Se mi hanno colpito di più le mura e le torri o i meravigliosi giardini del Generalife. Se mi ha incantato di più il suono dell'acqua delle sue mille fontane o la vista sugli altri palazzi dell'Alhambra che dal Generalife si gode. Ci sono rimasta cinque ore, ora ammirando gli arabeschi, ora affacciandomi sul quartiere dell'Albaizin o sul Sacromonte o sul resto della città, che da qui ho potuto studiare in ogni dettaglio. La geometria perfetta delle bianche case dell'Albaizin che si alternano a gruppi di cipressi, a cui fanno da contrappunto splendide palme, sembrava un continoum con il palazzo dei nazairi... Inutile cercare di spiegarvi con le mie parole quell'atmosfera. Dico solo che all'Alhambra le "Mille e una notte" non è un modo dire".

domenica 16 dicembre 2007

Giorno 41

Dopo una notte passata al caldo, siamo andate in un bar a fare una buona e abbondante colazione a base di tostada (quella che fanno anche al bar della università), caffè, succo e croissant al prosciutto e formaggio.
La mattinata era un po' nuvolosa ma abbiamo passeggiato lo stesso sulla spiaggia; mentre la mamma raccoglieva conchiglie, io ho puciato i piedi nel mare: brrr, l'acqua era decisamente fredda!
Dopo aver assistito ad un servizio fotografico di sposi sulla spiaggia, abbiamo coccolato ancora un po' i gatti mentre eravamo sedute in panchina al Balcone d'Europa. Verso le due abbiamo mangiato una zuppa d'aglio e spinaci con pane di spelta in un locale di figli dei fiori inglesi. Molto pittoresco!
A metà pomeriggio abbiamo ripreso l'autobus per Granada, dove siamo arrivate prima di cena. La temperatura era mooolto più bassa!

La spiaggia (1)

La spiaggia (2)

Piedi in acqua!

Giorno 40

Oggi finalmente siamo andate al mare.
Abbiamo preso l'autobus per Nerja (nei pressi Malaga) alla stazione degli autobus. La compagnia collega tutta la Spagna (www.alsa.com).
Dopo due ore di viaggio, durante il quale abbiamo potuto vedere prima le montagne della Sierra e delle Alpujarras e poi il mare, siamo arrivate a Nerja, dove siamo state accolte da un bel sole e da 18°C.
Passando per le vie del centro siamo arrivate all'hostal Tres Soles, nella caratteristica via Carabeo.
Ben presto ci siamo accorte che il paese era pieno di turisti inglesi; abbiamo persino trovato un negozio di dolciumi e giornali in cui si parlava solo inglese e si vendevano solo cose inglesi (giornali compresi).
La camera doppia era molto bella e pulita. Subito siamo uscite a passeggiare e siamo andate al Balcone d'Europa, un belvedere che si affaccia sul mare, da cui si possono ammirare le spiagge, la costa e le montagne dell'entroterra.
Sotto il balcone c'è il ristorante "Rey Alfonso", dove abbiamo mangiato.
I tavoli sono disposti lungo una vetrata a picco sul mare e, ammirando il panorama, si può mangiare un'ottima paella.
Nel pomeriggio abbiamo passeggiato e, dopo una siesta, abbiamo visto il tramonto dal Balcone d'Europa. Ci siamo accorte che nelle aiuole vicino al Balcone era pieno di gatti che approfittavano dei turisti seduti ai tavolini; alla sera sono anche venuti da noi a farsi coccolare un po'.
Per cena, su mia richiesta, ci siamo mangiate una pizza in uno dei tanti ristoranti italiani del paese. Per fortuna era veramente italiano e la pizza era buona!
Dopo cena abbiamo visto che la città si anima e che ci sono un sacco di ristoranti per tutti i gusti: indiano, turco, del Laos, tailandese...

L'Hostal Tres Soles

Il panorama dal Balcone d'Europa

Il ristorante "Rey Alfonso"

La paella!

venerdì 14 dicembre 2007

Giorno 39

Finalmente è venerdì!
Al mattino io sono andata in università; tra una sintesi e l'altra ho approfittato dei dolci che ci ha offerto Jesus. Un rappresentante di prodotti chimici gli ha portato una scatola, lunga circa 60 cm e larga 30, di dolcetti tipici natalizi. Per lo più erano torroni e io mi stavo già rassegnando a non mangiare niente (ndr: per le allergie, non perchè non mi piace il torrone!), quando Carmen mi ha passato una bomba al cocco, che è una pallina di cocco ricoperta di cioccolato. Dopo la bomba al cocco mi hanno dato una mantecada alla cannella. Non sapevo cosa fosse e ho guardato gli ingredienti, che erano mantecada di maiale, farina e cannella. Ho deciso di non scoprire cosa fosse la mantecada e ho mangiato il dolce, che era buonissimo. Dopo ho scoperto che la mantecada è lo strutto di maiale!
Nel frattempo la mamma è andata in giro per Granada e, quasi alle due, ci siamo trovate a casa e siamo andate a mangiare al Café Central, in Plaza Nueva, dove si mangia bene ma il servizio è super lento.
Ci siamo incamminate sul lungo Darro e siamo salite da lì all'Albaicìn, dove abbiamo fatto tutte le tappe obbligate che ormai conosco bene! Per la prima volta ho visto il quartiere senza turisti e con un po' di nuvole. Sulla via del ritorno abbiamo preso un tè in una teteria araba: a differenza di venerdì scorso erano tutte quasi vuote e abbiamo potuto scegliere quella che volevamo.
In teoria alle sei dovevo incontrarmi con Begonia per il nostro tandem spagnolo-italiano ma lei ha annullato l'incontro e io mi sono sentita come se fossi in vacanza da scuola.
Infine, dopo una sosta a casa, siamo andate allo Zeta a mangiare tapas e ho scoperto che anche lì hanno un surtido de tapas (piatto con tapas assortite scelte dal barista) a 5.50 che, nel nostro caso, comprendeva 5 panini piccoli con carne di vario tipo, una polpetta,una fetta di jamon serrano e patatine fritte.

giovedì 13 dicembre 2007

Giorno 38

Stamattina faceva un po' più caldo di ieri (1 grado!) e dopo averlo iniziato il lavoro non mi sembra più così difficile e terribile. La mattinata quindi è trascorsa tranquillamente.
Con le altre abbiamo parlato del nostro pranzo di Natale e il menù è pieno di cose buone a base di pesce. Io sono stata incaricata di fare un dolce e, siccome il Tiramisù lo vuole fare Jesus, penso che farò il salame di cioccolato, che è meno conosciuto e più veloce da fare. In casa mia non dovrebbe avere problemi a solidificarsi!
All'ora di pranzo sono andata all'aeroporto a prendere la mamma. Devo dire che è un po' frustrante prendere l'autobus e arrivare fin lì senza però partire e vedendo invece gli altri che se ne vanno. In compenso è sempre piacevole ricevere visite!
Ora cedo la parola alla mamma che racconterà il resto della giornata.
Santa Lucia in Andalusia: troppo giusto e non solo per la rima... Fin dal mattino, ancora in Italia, è una giornata degna di una santa della luce: sole e cielo azzurro dappertutto. Mi colpisce però che sulle Alpi c'è pochissima neve. Alle 14.30 a Granada è primavera. Sbarcata nel centro storico, è amore a prima vista. Soprattutto per la decorazione "naturale" di questa città: ovunque alberi di arancio carichi di frutti. Non conosco un albero di natale più bello di questi. Comunque, quando è sera, posso apprezzare anche le decorazioni natalizie luminose, che sono a dir poco sontuose. Como, ma anche Milano, fanno pena al confronto. Fino ad ora di Granada mi sono piaciute tante cose, ma ve le racconto meglio un'altra volta. Certo una cosa che mi ha impressionato sono gli azulejos che decorano quasi tutti gli androni degli edifici del centro storico, i negozi, i balconi. Sapete, qui è la Spagna vera, quella delle cartoline... Ho trovato persone carine e gentili in tutti gli esercizi, ma il regalo più grande che ho avuto è la luna nuova che ha cominciato a splendere sulle cime degli alberi verso le 19, non di argento, non di Swarowski, come minimo di platino... la più bella che si possa immaginare. Buenas noches. Franca

mercoledì 12 dicembre 2007

Giorno 37

Quando mi sono svegliata stamattina ho constatato un nuovo minimo della temperatura nella mia casa: 11°C.
Fuori c'erano 0°C e mentre andavo all'università ho pensato che è proprio ora di tornare un po' a casa. Non ero triste però a così pochi giorni di distanza dal mio rientro non ce la faccio più a tenermi impegnata con altri pensieri. In università Carmen ha annunciato le grandi pulizie prenatalizie del laboratorio, che avranno luogo mercoledì prossimo.
Jorge mi ha proposto nuovi lavori per questi pochi giorni e per il ritorno e, nonostante la sua gentilezza e la disponibilità a spiegarmi tutto, anche in quel momento mi sono sentita decisamente scoraggiata perchè mi sembra tutto difficile e io mi sento molto stanca. Per fortuna subito dopo sono scesa in caffetteria con le altre e mi sono divertita un po'.
Il resto della giornata è passato tranquillamente e all'ora di pranzo ho scoperto che fuori c'erano 10° e in casa sempre 11°. Tra un po' farà più caldo fuori!
Anche Akima, la ragazza nuova, è nella mia stessa situazione ma lei deve rimanere solo fino a febbraio e quindi sta cercando una casa con riscaldamento. A lei è andata peggio perchè le è venuto il raffreddore.

martedì 11 dicembre 2007

Giorno 36

E purtroppo è arrivato il giorno dei saluti e del ritorno alla ormai routine quotidiana!
Certo, la mattina non è iniziata nel migliore dei modi perchè in bagno ho trovato uno scarafaggio (mi sembrava strano che non ci fossero in questa casa!) e il termometro nel mio soggiorno ha registrato il nuovo minimo di 12°C.
Ho lasciato Guido a preparare la valigia e sono andata in università a iniziare una sintesi. A metà mattina Guido mi ha raggiunta e siamo andati a fare colazione con Jorge. Dopo un breve tour della Facoltà siamo tornati a casa a recuperare la valigia e poi siamo andati alla fermata dell'autobus e lì, dopo gli ultimi saluti, Guido è partito. Dato che era già la una ho mangiato un boccone e sono tornata subito in università, dove sono stata fino a sera. Chiaccherando con gli altri ho scoperto che il restauro del Patio dei Leoni terminerà non prima del 2010 e quindi, prima o poi, mi toccherà tornare a visitare l'Alhambra. Insieme alle altre ragazze ho comprato un biglietto della lotteria del dipartimento, una delle tantissime lotterie che ci sono qui in Spagna sotto Natale.
Non ho ben capito se si vincono soldi o cosa, vedremo...

Giorno 35

Oggi (10 dicembre) finalmente abbiamo visitato l'Alhambra!
Avevo comprato i biglietti in internet sul sito www.alhambra-patronato.es e ho scoperto che così si pagano due euro in meno che a comprarli nella biglietteria. Quando si compra il biglietto viene assegnato un orario di entrata ai Palazzi Nazaridi e noi avevamo la visita alle 11.00. Abbiamo preso l'autobus verso le 9 per iniziare a visitare le altre parti. Si può prendere l'autobus n° 30 o il 32, che passano sulla Gran Via, dietro la cattedrale. Abbiamo iniziato la nostra visita con il Generalife, una parte dell'Alhambra famosa per i suoi giardini con fontane e vasche d'acqua. Nonostante la vegetazione autunnale i giardini sono stupendi!
Con calma siamo andati ai Palazzi Nazaridi e ci siamo goduti la visita. Questi palazzi sono famosi per gli azulejos, gli arabeschi e i giochi di luce delle vasche d'acqua. Purtroppo stanno restaurando una delle parti più suggestive e celebri, il Patio dei Leoni. Dopo le belle stanze dei palazzi arabi siamo andati a vedere il Palazzo di Carlo V, un edificio rinascimentale bello che però non si intona molto con il resto. Abbiamo concluso la visita con l'Alcazaba, la fortezza da cui si vede un bel panorama di Granada e della Sierra Nevada.
Quando siamo scesi in città erano quasi le tre e siamo andati a mangiare in un ristorante libanese molto carino, che va bene anche per i vegetariani.
Dopo l'ormai consueta siesta ci siamo dedicati agli acquisti natalizi e ci siamo rifocillati con le tapas della Madronera.
Ecco alcune foto della giornata all'Alhambra.

Il Patio de los Arrayanes (sembra un fotomontaggio ma la foto è autentica!)

Uno dei soffitti con stalattiti

Il panorama sulla Sierra Nevada

domenica 9 dicembre 2007

Giorno 34

La domenica a Granada è sempre un po' desolante perchè la città è deserta e i negozi chiusi. Stamattina ci siamo svegliati ad un'ora decente per andare al Parco delle Scienze e ci siamo riusciti!
Abbiamo visitato le sale interne che sono: sala Biosfera, sala Eureka e Sala Percezioni, più una stanzetta dedicata al velociraptor e una dedicata a una mostra di strumenti scientifici e macchine industriali.
All'ingresso ci siamo pesati su una bilancia che stampa un bigliettino con scritto quanto si pesa sulla Luna, sulla Terra, su Marte, su Giove e su Plutone. Diciamo che se vivessi su Plutone peserei davvero poco... Peccato che una scritta in fondo al bigliettino ti ricorda che la tua massa in qualsiasi punto dell'universo è uguale al tuo peso sulla Terra.
La visita è stata abbastanza divertente perchè ci sono un po' di esperienze interattive che è bello fare anche se si sa già come funzionano.
Dopo la visita all'interno siamo andati a vedere i giochi del parco, lo spettacolo di falconeria, il labirinto vegetale e un pezzetto della mostra dei veleni animali.
Dopo uno stancante ritorno a piedi siamo andati ancora una volta a mangiare tapas alla Madronera e poi a fare una siesta un po' in ritardo.
Siamo usciti di casa per la cena e siamo andati nel ristorante dove ero andata la prima domenica che ero qui. Si chiama Maison pulperia El Gallego e fa piatti della Galizia, soprattutto a base di polpo. Abbiamo preso il menù da 10.50, che comprende un primo, un secondo, un dolce e una bevanda. I piatti sono abbondanti e buoni. Abbiamo mangiato tortilla e empanadita di baccalà come antipasto e paella e salpicòn de pulpo come primo/secondo. Di dolce crema di yogurt e tarta di Santiago, che è una torta di mandorle.

Giorno 33

Questa è stata una tipica giornata in stile Giulia: non ci siamo svegliati molto presto e avevamo in programma di andare al Parco delle Scienze, che solitamente al sabato è aperto dalle 10 alle 19. Poco prima di uscire, cioè verso la una, mi è venuto in mente che nei giorni festivi c'è l'orario della domenica, ovvero chiusura alle 15 e così, con un dejà vu dei miei scorsi week- end a Granada, abbiamo rinunciato. Per consolarci abbiamo fatto un buon pranzetto a base di tapas varie alla Madronera, un altro locale carino in zona università. Da buoni spagnoli acquisiti abbiamo fatto anche la siesta e verso sera siamo usciti con l'intento di andare in un negozio di giochi di ruolo un po' lontano da casa mia. Con grande scorno abbiamo scoperto che tutti i negozi erano chiusi, Corte Inglés compreso, e così siamo tornati a a casa a farci una buona cenetta (quando abbiamo mangiato erano quasi le 23).

Giorno 32

Dopo una rilassante mattinata casalinga, trascorsa guardando le puntate di Scrubs che mi ero persa, al pomeriggio siamo andati all'Albaizìn a passeggiare. La giornata era stupenda, purtroppo c'era in giro un sacco di gente a causa del ponte. Scendendo verso la città volevamo bere il tè in una teteria araba ma erano tutte strapiene e abbiamo rinunciato. Abbiamo fatto una passeggiata sul lungo Darro e per caso abbiamo trovato un teteria carina e con meno gente e così, un po' stanchi, ci siamo fermati a bere un buon tè nero aromatico. Insieme al tè abbiamo preso un pasticcino al miele e una fetta di torta al cioccolato molto buoni.
Dopo una breve sosta a casa, siamo riusciti finalmente a mangiare delle buone tapas allo Zeta, il locale dove ero andata per i vari compleanni. Guido può testimoniare che le birre che bevo non sono così grandi!
P.S. Oggi Manuel si è messo in contatto con me e finalmente sono riuscita a pagare l'affitto!

giovedì 6 dicembre 2007

Giorno 31

Stamattina mi sono svegliata per sistemare velocemente la casa e poi sono andata a prendere l'autobus per andare a prendere Guido all'aeroporto. L'autobus passa sulla Gran Vìa, dietro alla cattedrale, e costa 3 euro.
All'aeroporto ho ingannato l'attesa bevendo un caffè e poi finalmente è arrivato l'aereo di Guido!
Il resto della giornata l'abbiamo passato da turisti: abbiamo pranzato in un ristorante in piazza della Bibrrambla, girato un po' per il centro e poi siamo andati a mangiare in un bar di specialità delle Alpujarras.
Il ristorante del pranzo non merita per niente, le porzioni erano scarse e i camerieri maleducati e pensiamo che sia così un po' in tutti i bar della piazza. In più ci siamo seduti fuori perché oggi fa abbastanza caldo e siamo stati importunati da vari venditori e mendicanti.
Il bar di specialità delle Alpujarras, che sono un gruppo di montagne tra qui e il mare, offre piatte a base di affettati e formaggi. Abbiamo fatto gli ingordi e ci siamo presi una porzione di misto di salumi in due, anziché mezza: era talmente abbondante che ci siamo fatti un schiscetta da portare a casa!
Essere in giro in due comunque è tutta un'altra cosa...

mercoledì 5 dicembre 2007

Giorno 30

Ultimo giorno prima del ponte (e dell'arrivo di Guido)!
Quando sono arrivata stamattina ho trovato sulla mia scrivania un lecca lecca con cicca incorporata: li aveva portati per tutte Belén.
Tutta contenta me lo sono messa in tasca e sono andata al diffrattometro con Jorge perchè doveva esserci un seminario su come usare il nuovo diffrattometro (era già in programma per venerdì scorso). Quando siamo arrivati lì il tecnico ci ha detto che era stato rimandato al 20 di dicembre (già in zona pranzi); in attesa di fare le mie misure sono andata al bar a bere un caffè e lì ho scoperto che il seminario alla fine è rimandato direttamente a gennaio (sarà sufficiente come motivo per trovare la voglia di ripartire da casa?!?).
Ho passato il resto della mattinata al diffrattometro chiaccherando con il tecnico, che è stato alcuni giorni a Roma, e con uno studente napoletano di geologia che è qui per l'Erasmus ma già progetta di fermarsi anche per il dottorato. Tra una misura e l'altra ho anche mangiato il lecca lecca. Quando sono tornata al pomeriggio non c'era quasi nessuno perchè, come mi ha spiegato Carmen, il pomeriggio prima di un ponte è già praticamente vacanza. Probabilmente è così anche per il tizio dell'agenzia immobiliare a cui devo pagare l'affitto perchè l'ho chiamato mille volte ma non ha mai risposto. Quando ho fatto il contratto gli ho chiesto come avrei fatto a pagare l'affitto e mi ha detto che sarebbe passato lui a riscuotere. Dato che non si è visto, ho riletto il contratto e ho visto che devo pagare l'affitto entro i primi giorni del mese e oggi è il 5 e che da nessuna parte c'era scritto un indirizzo o un numero di telefono dell'agenzia e io non mi ricordo assolutamente dove si trova. Tutto quello che so è che Manuel tal dei tali (non so il cognome), di cui ho solo un numero di cellulare, prima o poi passerà a riscuotere l'affitto. Jorge mi ha detto di non preoccuparmi e così farò.
Alle 19.45 ho recuperato il prodotto della mia sintesi e ho soppresso un istinto secchione che mi spingeva al diffrattometro per vedere se la sintesi era riuscita: essendo rimasta praticamente l'ultima non c'è voluto molto a sopprimere l'istinto e andarsene!

martedì 4 dicembre 2007

Giorno 29

Stamattina mi sono svegliata e mi sono precipitata fuori per concludere la questione dei documenti. Purtroppo alzarsi presto non è servito a niente perchè avevo bisogno di una fotocopia della carta di identità e le copisterie aprono alle 9.30.
Con tutti i documenti in mano sono tornata alla commisione di dottorato e, dopo un coda di solo 3 persone, mi sono presentata all'impiegato di ieri. Come ieri ha iniziato facendo conversazione, chiedendomi se la città mi piaceva, se fa freddo così anche a Como e altre amenità. Dopo aver guardato i certificati con gli esami che ho sostenuto, mi ha detto: "però manca il certificato del tuo titolo di studio". Era lo stesso che sosteneva che mancasse ieri; ancora una volta gli ho fatto notare che lo avevo già consegnato. Allora mi ha portata da uno ancora più flemmatico di lui e gli ha chiesto di immatricolarmi. E così sono stata mezz'ora seduta di fronte a questo che copiava i miei dati nel computer. Alla fine mi ha dato una specie di bollettino con quello che devo pagare per l'assicurazione e l'apertura della pratica in segreteria (!). Gli ho chiesto dove pagarlo e mi ha detto che c'era scritto. In effetti c'era il nome di una banca, però non la via. A quel punto ho deciso di aspettare Jorge domani e chiedere a lui.
Sulla strada verso l'università ho comprato un romanzo in spagnolo perchè, dopo un mese passato a leggere solo giornali, ho deciso che adesso sono in grado di leggere un libro (e soprattutto che non ne posso più delle cazzate che scrivono sui giornali e delle pagine piene di pubblicità).
Quando sono arrivata le altre non c'erano perchè erano andate a votare per il Rettore. Da questo mandato il rettore dell'università di Granada viene eletto da tutti, professori, studenti e personale amministrativo e non più solo da una rappresentanza ristretta. Io sono rimasta colpita dalla campagna elettorale: da quando sono qui l'università è tappezzata di manifesti e invasa da sagome di cartone a grandezza naturale dei candidati. Ho sentito la pubblicità di un candidato addirittura alla radio. Quando ne ho parlato con Jorge mi ha detto che si danno così da fare perchè l'università di Granada ha 85.000 studenti e 6.000 dipendenti! Praticamente come la città di Como, sono rimasta impressionata.
Verso la una Belén mi ha invitata a pranzo e così sono andata con lei, Elsa e Jesùs in un baretto dietro l'università. Era una stanzetta piccolissima, con un bancone e dietro al bancone una piastra, sui cui il proprietario cuoceva bocconi di calamari e di carne speziata, gamberi, funghi e filetti di carne. Ad ogni birra che si ordinava, decideva lui cosa servire insieme: così abbiamo mangiato spiedini di calamari e gamberi alla piastra, spiedini di carne, fette di lonza e funghi in salsa di pomodoro, tutto accompagnato da insalata e patate arrosto (però non abbiamo bevuto tanta birra, erano abbondanti i piatti!). Il tutto era condito con ali y oli che poi sarebbe l'aioli, una salsa provenzale a base di aglio. Come ogni volta abbiamo speso 5 euro a testa. Purtroppo non c'era posto per sedersi ma questo non ci ha impedito di stare fuori due ore per mangiare. Dopo un buon caffè siamo tornati al lavoro e il resto della giornata è trascorso piacevolmente, tra i vapori dell'aglio: chi non mangia aglio in compagnia... è vittima di quelli che lo fanno!. Verso sera abbiamo parlato del pranzo di Natale e l'idea è di trovarci il giorno prima a cucinare tutte insieme e mettere in frigo il cibo per il giorno dopo. Mi hanno chiesto un'insalata di pasta e devo dire che io non sono un'appassionata, oltretutto sotto Natale. Qualcuno ha qualche idea da darmi per fare qualcosa di particolare?

lunedì 3 dicembre 2007

Giorno 28

Oggi sono finita nel baratro della burocrazia spagnola.
Stamattina sono rimasta a letto più del solito perchè dovevo andare al consolato a prendere la traduzione delle mie lauree e il consolato apre alle10.00. Ho fatto le cose con anche troppa calma e così sono arrivata lì alle 10.30. Prima di me c'erano un paio di persone e così ho aspettato un po'. La traduzione di due lauree mi è costata 29 euro ma il costo totale è stato di 70 euro perchè bisognava aggiungere i bolli.
Dopodichè è venuta la parte difficile: Jorge mi aveva detto che dovevo portare i documenti alla Commissione di Dottorato e che, una volta consegnati, tutto sarebbe stato pronto per iniziare la mia immatricolazione all'Università di Granada. Per cominciare Jorge non è potuto venire con me perchè oggi e domani è via per lavoro e quindi, per spiegarmi dov'è la Commissione di Dottorato, mi ha detto: "è sulla Gran Via (una delle strade principali di Granada, ovviamente piuttosto lunga), vicino alla Giunta di Andalusia; si chiama Santa Lucia ma lo vedi". Probabilmente è quello che ho capito io a causa della mia scarsa comprensione; dopo un po' di tentativi ho trovato, vicino alla Giunta di Andalusia, un vicolo che si chiama Calle Santa Lucia; uno degli edifici del vicolo era dell'Università di Granada e così sono entrata e ho trovato la Commissione di Dottorato, che è una specie di segreteria dei dottorandi. Pensavo di cavarmela in fretta e invece c'erano 30 persone in fila! Ovviamente, perchè questo è il periodo in cui ci sono tutte le scadenze delle immatricolazioni al dottorato. Alla fine sono riuscita a entrare nell'ufficio, dove c'erano sei impiegati, e mi sono diretta verso quello che mi aveva indicato la ragazza che smistava le varie richieste. Lui ha guardato i miei documenti e mi ha detto che non ne sapeva niente. Io non sapevo cosa dirgli e lui ha chiesto al primo impiegato che passava se ne sapeva qualcosa. Quello ha detto di sì e mi ha detto di aspettare e così ho aspettato ancora mezz'ora in piedi nell'ufficio (ho chiesto: "dove devo aspettare?"; risposta: "dove ti pare"). Alla fine mi ha fatta accomodare, mi ha chiesto da dove venivo e quando ha inquadrato la zona dell'Italia mi ha detto: "ah, lì avete molto verde e anche la Lega Nord". Devo dire che in quel momento mi sentivo un po' leghista. Ha guardato un po' i documenti, mi ha detto che ne mancava uno che era sotto il suo naso (ho dovuto spiegargli il sistema universitario italiano per convincerlo) e alla fine mi ha detto di tornare domani perchè mancava il certificato con tutti gli esami sostenuti e i voti con cui li ho passati. Quello che avrei voluto chiedergli era come potevo aver preso la laurea che gli ho portato, tradotta e bollata, se non avevo superato gli esami. Per concludere in bellezza mi ha detto che avrei dovuto pagare le tasse all'Università di Granada e io gli ho detto di no e, come volevasi dimostrare, aveva lì l'accordo di cotutela scritto in spagnolo, inviato mesi fa, in cui si dice che devo pagare le tasse esclusivamente all'Università dell'Insubria. Morale: sono arrivata in università alle 13.00.
E così domani mattina mi attende un'altra ora (almeno) di ordinaria follia.

Giorno 27

Anche oggi una giornata di riposo assoluto!
Un po' mi sentivo in colpa per non uscire però poi ho pensato che da qui a Natale avrò dei week-end molto impegnati e frenetici e così mi sono tappata in casa a giocare al computer, a vedere un film e a leggere un po'. Sono uscita una mezzoretta verso sera giusto per andare a restituire il film e prelevare nella mia banca. Sulla via del ritorno sono passata da piazza della Bibrrambla e ho trovato un mercatino di Natale. Alcune bancarelle vendevano le solite cose che si trovano anche a Como ma altre avevano oggetti un po' particolari e così, dopo un'accurata ricognizione, ho comprato il primo reglo di Natale! Chi ben comincia... (L'anno scorso ho iniziato ai primi di dicembre ma ho finito comunque sotto Natale!).

domenica 2 dicembre 2007

Giorno 26

Finalmente sabato!
Già da metà settimana il mio proposito per questo week-end era quello di riposarmi. E così mi sono alzata con calma, mi sono preparata un buon risotto e ho parlato un po' con Guido in internet. Verso sera, quando aprono i negozi, sono uscita per andare a cercare il misterioso Corte Inglés. E' un grande magazzino di Granada di cui tutti mi parlavano ma che non ero mai riuscita a trovare, un po' come l'Araba Fenice. Ovviamente non avevo un indirizzo preciso e così, mettendo insieme le vaghe indicazioni che avevo e escludendo le zone di Granada che avevo già visto, finalmente sono riuscita a trovarlo. Era una bolgia infernale e non mi sono fermata molto però sono riuscita a comprare un paio di pantaloni e ad andare al supermercato, che è molto più fornito di quelli dove vado di solito. Ho scoperto due prelibatezze italiane che non conoscevo: la mortadella siciliana e la mozzarella confezionata in fette quadrate da 15 cm di lato ciascuna!
Per la serata ho noleggiato un film, "Ridammi la mia fortuna", che ho visto dopo aver parlato ancora un po' con Guido.
Il film non era male e la morale è che non esistono persono fortunate o sfortunate già in partenza.

sabato 1 dicembre 2007

Giorno 25

La giornata di oggi è cominciata lentamente perchè ero veramente assonnata. Durante la mattinata non ho concluso molto a causa di varie scartoffie burocratiche e quindi mi sono ridotta ad andare in laboratorio e al diffarttometro a mezzogiorno passato. Sono andata al diffrattometro a vedere i miei prodotti e pare che le sintesi siano andate bene. Ho tirato fino alle 4 e poi me ne sono andata a casa perchè avevo lo scambio spagnolo-italiano con Begonia: abbiamo constatato i miei progressi però lei fa molta più fatica perchè parla italiano solo con me un'ora alla settimana, mentre io sono circondata tutto il giorno. Alle nove di sera sono uscita per trovarmi con le altre a festeggiare i due compleanni e l'onomastico. Siamo andate in un bar di tapas vicino all'università, lo Zeta, ecome al solito abbiamo mangiato cose buonissime accomapagnate da birra. Con noi c'erano un po' di annessi e connessi tipo fratelli e sorelle con morosi e morose e ho notato con piacere che finalmente capivo quasi tutto.
Verso le 23.30 le altre hanno deciso di andare a ballare e c osì ci siamo spostati in una discoteca dall'altra parte della città e siamo andate a piedi. Ovviamente era una di quelle rarissime occasioni in cui io indossavo i tacchi!
La discoteca era a due piani e al piano di sotto era piena di matusa che ballavano latino-americano allora siamo salite al piano di sopra dove c'era musica "commerciale". Sono riuscita a prendere un Cuba Libre (che in Spagna non si chiama così!) perchè è l'unico cocktail che sapevo descrivere al barista. E così siamo state due ore in piedi ad ondeggiare al ritmo dell'orrendo pop spagnolo che mi tocca ascoltare tutti i giorni alla radio... cosa non si fa per stare in compagnia! Le altre chiaccheravano ma io lì non riuscivo a capire più niente e i piedi oramai erano semi-paralizzati dal dolore per i tacchi e così, alle 2.30, quando le altre hanno deciso di andare in un altro locale, ho gettato la spugna e me ne sono tornata a casa. Se avessi aspettatto ancora un po' non ce l'avrei più fatta a camminare!
Purtroppo nei locali spagnoli si fuma e così sono arrivata a casa che odorovo come un portacenere ambulante. Non me ne sono curata molto e sono stramazzata a letto a dormire.

giovedì 29 novembre 2007

Giorno 24

Oggi è stata un giornata dedicata al buon cibo.
Dato che mi sono svegliata un po' tardi non ho fatto colazione e a metà mattina stavo morendo di fame; quando sono scesa al bar mi sono concessa una "media" di patè. La media è metà di una ciabattina, tagliata per il lungo, scaldata e spalmata a scelta con burro, burro e miele, pomodoro o patè. Il pane con cui cui è fatta è buonissimo e costa solo 45 centesimi, una vera tentazione!
Io di solito evito mentre le altre si mangiano la ciabattina intera. Verso la una Belén, Chiqui e Jesus hanno allestito un aperitivo a base di specialità di Burgos, dove sono andati per un congresso.
C'erano due tipi di morcilla, che è una specie di sanguinaccio grasso con la cipolla, due tipi di salame, un formaggio stagionato e vino.
Il formaggio e il vino erano ottimi e, anche se non mi piace il sanguinaccio, ho provato la morcilla e non è così male. Dopo questo aperitivo sono andata a mangiare con Belén, Jesus, Elsa e Eloisa e abbiamo mangiato pizza (buona, anche se la farcitura era un po' fantasiosa) e bevuto l'immancabile cerveza.
Alle 4.15 siamo rientrati e io sono andata al diffrattometro per vedere come sono i miei nuovi prodotti ma il computer non funzionava e così niente misure.
Ormai tutti i giorni si parla del pranzo di Natale...vedremo!
Aggiungo qui delle foto di repertorio che ho fatto nel week-end.

La via in cui abito (presa dal lato più bello!)


Il davanti della mia casa, io non ho un grazioso balconcino infatti...

...ecco le mie due finestre con tanto di sbarre, nel caso volessi tentare la fuga!

mercoledì 28 novembre 2007

Giorno 23

Ogni mattina la tentazione di rimanere a letto al caldo è sempre più forte!
Ieri in laboratorio è arrivata una ragazza nuova e così io non sono più l'ultima arrivata (dopo solo 23 giorni!). E' una ragazza marocchina al secondo anno di dottorato e si fermerà tre mesi. Parla pochissimo spagnolo (meno di me) e quindi parla in francese con il suo capo. Oggi ho provato a conversare in francese ma, come ho già potuto constatare in altre occasioni, non riesco a parlare due lingue straniere contemporaneamente: cercavo di parlare francese e mi venivano le parole in spagnolo, che casino! Mi sembrava di essere uno di quei posseduti dal demonio che iniziano a parlare in più lingue sostenendo di non averle mai studiate!
L'altro giorno le ragazze mi avevano detto che loro di solito tengono una cassa comune con cui comprare generi di conforto come thè ai gusti più strani, caffè e dolci di vario genere. Ho prontamente contribuito e Elsa è andata a fare la spesa: adesso il nostro ufficio è pieno di dolci stupendi e buonissimi e non so come farò a resistere! Ci sono tre tavolette di cioccolato lunghe 30 cm più svariate brioches al cioccolato e biscotti al cioccolato (insomma, ci piace il cioccolato!).
Con disappunto ho scoperto di essere stata turlupinata da un fruttivendolo: ha la bancarella vicino a Piazza della Bibrambla (si chiama così, non ho scrittto male) e mi ispirava e così ho preso 4 arance e due anone (meglio chirimoya ;-)) e mi ha chiesto 7,20 euro! Certo, potevo non pagarli, ma sul momento non ci ho pensato. Oggi sono andata in un piccolo supermercato e ho preso un chilo di pere, uno di mandarini, uno di zucchine e una grossa melagrana e per tutto questo ho speso 3,20 euro. Se venite a trovarmi vi segnalerò con cura il fruttivendolo da cui non dovete andare!

Giorno 22

Anche oggi tutto tranquillo, ho continuato con le mie sintesi come al solito.
A metà mattina abbiamo inziato a festeggiare un paio di compleanni con degli ottimi pasticcini; a quanto pare i festeggiamenti proseguiranno venerdì sera con una "macrofesta" come la chiamano qui, che riunisce i due compleanni, un onomastico e il nuovo lavoro di Eloisa.
Fa sempre più freddo: stamattina alle nove il termometro segnava 3 gradi. Ho comprato un termometro per casa mia e ho visto che la temperatura oscilla tra i 13 e i 15 gradi :-( !
In più nel week end mi si è fulminata la lampadina della zona cucina (quella della zona soggiorno era già fulminata); per cambiarla sono dovuta salire su un tavolo perchè non ho la scala e nessuno di alto ad aiutarmi. Che fatica!

lunedì 26 novembre 2007

Giorno 21

Alzarmi al lunedì mattina è già diventato pesante come a casa! Il mio proposito di oggi era quello di andare via presto per la pausa pranzo per andare a vedere la piscina e ovviamente non ce l'ho fatta: sono andata via alle 14. Sono tornata alle 16 (l'unica ragazza che c'era lì mi ha chiesto come mai così presto!) convinta di andare via presto e invece mi sono messa al diffrattometro per vedere com'erano le mie ultime sintesi e sono arrivate le 20.30 in un attimo. In compenso i prodotti delle sintesi sembrano interessanti. Sicuramente hanno dei colori bellissimi (azzurro, blu carta da zucchero, viola scuro, giallo...).
Mi sono attardata a parlare (si fa per dire, data la mia conoscenza dello spagnolo) con Carmen, che mi ha segnato su un calendario tutte le vacanze spagnole del 2008 in modo da poter prenotare i voli con un certo anticipo.
Oggi durante la pausa caffè si parlava già dei pranzi e delle cene di Natale. Mi sa che si preparano grandi festeggiamenti!

domenica 25 novembre 2007

Giorno 20

Oggi finalmente sono andata al Parco delle Scienze.
Non mi sono svegliata molto presto e sono andata a piedi (da casa mia 25 minuti) e così non mi è rimasto molto tempo. Sono riuscita a visitare un'esposizione temporanea che si intitola "Veneno animal" anche se in realtà è su tutti i tipi di veleno, con particolare attenzione a quelli delle piante e degli animali. Dura fino all' estate dell'anno prossimo. Dopo la mostra ho girato un po' per il parco e ho visto un po' di giochi da fisici e un labirinto botanico. Per finire sono andata a vedere il mariposario (farfallario, anche se non credo che esista questa parola in italiano) tropicale, dove oltre alle farfalle, ho potuto vedere delle belle tartarughe. L'ultima cosa che ho visto è stata l'area in cui tengono gli uccelli rapaci per dimostrazioni di falconeria. Facevano un po' pena perchè erano lì legati e un po' schisci. Purtroppo era già arrivata l'ora di chiusura e così me ne sono dovuta andare; mi sa che ci tornerò perchè mi mancano ancora tutto il museo interattivo, il planetario, l'osservatorio astronomico e la torre.
Per il resto ho trascorso la giornata in casa e sono riuscita a mettere le tende nuove, molto più belle e pulite delle precedenti.
Una rana velenosa

Il teschio di una delle uniche due lucertole velenose ( mi sembra che si chiami "mostro di Gila")

Una delle farfalle del mariposario

Un avvoltoio

sabato 24 novembre 2007

Giorno 19

Oggi non è stata una giornata molto entusiasmante.
Mi sono alzata tardi perchè ero stanca e a letto ero al caldo. Data l'ora ho deciso di fare un giro in centro alla ricerca di due maglioni, cosa non molto facile perchè sembra che le donne quest'anno non debbano indossare maglioni: nei negozi dove sono andata c'erano solo golfini leggerissimi e felpine. Pensando alla mia gelida dimora ho cercato a lungo e ho trovato due bei maglioni pesanti e, mi auguro, femminili.
Dopo i maglioni sono andata berso il museo archeologico, che si trova nel quartiere che costeggia il Rio Darro. Il rio Darro

Il quartiere è molto bello e rimane proprio sotto l'Alhambra. Il museo archeologico è gratuito per cittadini dell'Unione Europea e si trova in un palazzo a due piani con patio e fontana.
Ci sono solo 7 stanzette, con reparti dal neolitico all' epoca della dominazione araba. I reperti sono le solite cose che si vedono nei piccoli musei: punte di frecce, collane di conchiglie, vasi, ecc.

Un pezzo dell'Alhambra visto dal museo

venerdì 23 novembre 2007

Giorno 18

Stamattina mi sono trascinata in università con un sonno pazzesco.
Ho iniziato una sintesi e poi sono andata al diffrattometro per vedere com'erano i prodotti di ieri. C'era lì un geologo che monopolizza il diffrattometro da giorni e che stava contrattando con il tecnico per iniziare le sue misure. Appena il tecnico (Juan) mi ha vista arrivare ha mentito spudoratamente dicendo che mi ero prenotata prima io e così non ho dovuto fare un'interminabile coda! Il motivo del favore credo che sia il fatto che so usare il diffrattometro senza chiedergli niente e anche che sono italiana: vuole imparare un po' di italiano per andare a Roma a dicembre. Dopo le misure sono andata alla caffetteria dell'università, dove Eloisa ci ha offerto il desayuno (che sarebbe la colazione ma è più che altro uno spuntino di metà mattina) perchè ha trovato lavoro in un'industria alimentare.
Al pomeriggio sono rimasta a casa perchè avevo appuntamento con Begogna per lo scambio italiano spagnolo. Siamo andare a bere un tè insieme e abbiamo chiaccherato, lei parlava in italiano e io in spagnolo e ci correggevamo a vicenda. Speriamo che mi serva.
Per la serata ho noleggiato il film "Closer", che volevo vedere da molto tempo. Mi è piaciuto però non è così bello come mi aspettavo. Ora vorrei andare a letto ma una compagnia di ragazzi ha deciso di trascorrere la serata nella strada sotto casa mia ascoltando musica e quindi devo aspettare di cascare dal sonno per riuscire ad addormentarmi.

giovedì 22 novembre 2007

Giorno 17

Stamattina ho portato in università il tiramisù che avevo preparato ieri ed è stato molto apprezzato: è sparito in un attimo. E' stato un po' imbarazzante quando mi hanno chiesto la ricetta e mi sono accorta di non saperla spiegare in spagnolo. Nei prossimi giorni la scrivo così mi alleno un po' nella traduzione.
Tutti mi avevano parlato del tiramisù che fa una delle prof del dipartimento e oggi mi hanno detto che lei prepara la crema con panna montata e Philadelphia e mi hanno chiesto se era la ricetta giusta... Li ho convinti che è meglio con mascarpone e uova (certo non dal punto di vista dietetico).

Foto del tiramisù. E' maculato perchè non ho trovato il cacao amaro e ho dovuto usare un simil Nesquik.
La scatola era 25 cm x 15 cm ed era circa 1,3 Kg


Ho portato un po' di campioni al centro di strumentazione scientifica per un po' di analisi e ho scoperto che più o meno tutti gli strumenti che mi servono sono rotti. Mi sa che è colpa mia, è successa la stessa cosa quando ho iniziato la tesi (computer), la tesi di dottorato (computer, diffrattometro; Alex non so se ti ricordi), il secondo anno di dottorato (di nuovo diffattometro a Como). Aspettando le analisi continuo con le sintesi
Oggi ho provato a fare un po' di siesta in divano ma dopo 20' mi sono alzata congelata fino al midollo. Arriveranno tempi migliori. Magari nel week-end compro un termometro per fare un po' di statistiche delle temperature di casa mia.

mercoledì 21 novembre 2007

Giorno 16

Oggi è stato un giorno di gloria.
La mattinata però non èe comincita molto bene perchè mi sono svegliata con la camera da letto semiallagata. E' da ieri che piove e tira vento (caldo per fortuna) e pare che nelle zone intorno a Granada ci siano stati parecchi danni a causa dei nubifragi. Le mie finistre, con i lori buchi negli infissi, non hanno resistito e quando ho messo un piede giù dal letto me lo sono ritrovato inzuppato e ho dovuto asciugrae tutto il pavimento. Quando sono arrivata in università sono andata a controllare i miei prodotti con il diffrattometro e ho visto che tre (su 4) sono venuti bene e uno in particolare è ottimo. Il tecnico del diffrattometro, vedendo che so ussare lo strumento, se ne è andato a mangiare e mi ha sbolognato una geologa da aiutare con le misure e così sono arrivata a casa per pranzo verso le 15. nel pomeriggio (dalle 17 in poi) sono andata a far fare uno spettro NMR del prodotto della famigerata sintesi ed ho avuto la conferma che la sintesi è riuscita!
Sono anche stata scambiata per inglese dal tecnico.
Per festeggiare le sintesi stasera ho deciso di preparare una vasca di tiramisù da poratare in laboratorio. Vi farò sapere se il prodotto è riuscito bene!

Giorno 15

Questa mattina mi sono svegliata per aspettare il tecnico di Telefònica.
Incredibilmente è arrivato alle 9.30. Era un tamarro indescrivibile e parlava biascicando le parole più delle altre persone; sembrava che parlasse in una lingua a metà tra l'arabo e il bergamasco. Ovviamente la connessione non ha funzionato al primo colpo e quindi è stato qui tutta la mattina, però alle 12.45 avevo la connessione. Ora ho anche un numero di telefono fisso, se qualcuno lo vuole me lo chieda! Data l'ora ho mangiato e verso le 14.30 sono arrivata in università, dove tutti stavano andando casa per mangiare. Ho fatto partire tre nuove sintesi e per questo sono rimasta fino alle 20.30. Quando sono arrivata a casa mi sono collegata in fretta e furia perchè mi aspettavano quelli dei giochi di ruolo per provare a giocare in video conferenza: ci siamo riusciti! E così sono stata per tre ore nella stanza di persone che sono a mille chilometri da me, che strano!

martedì 20 novembre 2007

Giorno 14

Oggi ho iniziato a mantenere il mio proposito di svegliarmi un po' prima alla mattina per fare le cose con calma e arrivare comunque presto in università. Alle 8.30 ero lì e sono stata in laboratorio fino alle12.30. Con Jorge abbiamo continuato la ricerca del fantasmagorico prodotto della famigerata sintesi. Abbiamo filtrato e estratto tutto il filtrabile e l'estraibile e ottenuto solo orrendi solidi marroni in scarsissime quantità, quando invece il prodotto dovrebbe essere bianco.
Un po' sconsolata sono andata a portare la mia copia compulsata della laurea al consolato per la traduzione. Nel pomeriggio, quando ormai Jorge aveva quasi gettato la spugna, ho deciso di seccare la prima frazione estratta dalla colonna (mi spiace per chi non è chimico), che sembrava non contenere niente e invece...ecco il prodotto! Mi è sembrata una caccia al tesoro! Sicuramente ne abbiamo perso un sacco, però sappiamo che la sintesi potrebbe funzionare con qualche modifica. Dico "ecco il prodotto" perchè un solido bianco, ora dobbiamo vedere se è veramente lui.
Cambiando argomento: ho trovato un sito per studenti erasmus e c'erano un po' di annunci per scambi linguistici e così ho trovato una ragazza di Granada, laureata in filologia spagnolo (?) che vuole fare un "tandem" italiano-spagnolo, ovvero io l'aiuto con l'italiano e lei mi aiuta con lo spagnolo. Venerdì iniziamo! Alla faccia delle scuole che per 40 ore di corso chiedono 500 e rotti euro!

domenica 18 novembre 2007

Giorno 13

Che dormita!
La mia idea per oggi era di andare al Parque de las Ciencias (parco delle scienze), un parco in cui c'è un museo delle scienze, un planetario, un mariposario (che uno "zoo" di farfalle) e un paio di mostre carine. Alla domenica però chiude alle 15 e avrei dovuto alzarmi abbastanza presto perchè bisogna andare in autobus: insomma, alla fine ho deciso di dormire perchè la passata settimana è stata un po' stancante (e le notti scorse ho fatto un po' di incubi).
Mi sono rilassata un po' nella mia casa, che ora mi piace di più, e nel pomeriggio sono andata a vedere la Cattedrale, la Cappella dei Re (di fianco alla cattedrale) e il Monastero di San Jeronimo; sulla mia guida questi sono gli edifici da visitare oltre l'Alhambra e anche Jorge me ne aveva parlato.
L'entrata nella cappella e nella cattedrale costa 3.50 euro, quella al monastero 3!! Spero che almeno in parte sia devoluta in opere di bene!
La cappella comunque merita di sicuro. E' la cappella dove ci sono i sarcofagi di Isabella la Cattolica e Ferdinando di Aragona e di Giovanna la Pazza e Filippo il Bello. La cosa più bella è il retablo dell'altare (la parte dietro), che rappresenta varie scene storiche e religiose. Ci sono anche particolari truculenti come la scena del martirio di san Giovanni Battista: c'è la scultura in legno dipinto del santo decapitato, in cui si vedono l'osso e le arterie, e quella del soldato che tiene in mano la sua testa grondante sangue.
Nella cappella c'è anche un museo dove sono esposti quadri di scuola fiamminga molto belli, un quadro di Botticelli e uno attribuito al Perugino.
La cattedrale è stat una delusione. E' un edificio immenso e vedere l'interno è impressionante, anche perchè è tutto dipinto di biancoe in gran parte vuoto. Per il resto non c'è niente di notevole, c'è un'accozzaglia di oggetti e decorazioni barocche e brutti quadri. Non vale i 3,50 euro.
Per finire ho visitato il monastero di Jeronimo, decisamente bello: si entra in un chiostro-patio a due piani. I turisti possono visitare solo il piano terra. Nel cortile del chiostro sono coltivati aranci, limoni e gelsomino, profumatissimo! E' un posto molto tranquillo e alle18 non c'era quasi nessuno: vale sicuramente la pena!
Dal chiostro si accede alla chiesa, che come forma sembra una chiesa del nord europa, però è piena di decorazioni ovunque. Anche in questa chiesa c'è un bellismo retablo.
Finito il giro spirituale mi sono dedicata alle gioie terrene: ho scoperto un paio di pasticcerie spettacolari in cui mi sono ripromessa di tronare per assaggiare e un negozio che farebbe la gioia di Marina: è un negozietto in cui vendono cibi di tutto il mondo cucinati in giornata e hanno cose senza glutine, senza zucchero, per vegetariani, per vegani...Tutto fatto con materie prime biologiche; si può consumare per strada o portare a casa e viene confezionato in contenitori biodegradabili al 100%. Ho preso 4 falafel (polpette di ceci) però ho visto insalata di patate, chilli fatto con soya, muffin e altri dolci meravigliosi. In più è anche molto economico ed è a due minuti da casa mia!
Un motivo in più per venirmi a trovare no?
P. S. Ieri mi sono dimenticata di parlare del piccolo mistero del laboratorio: venerdì, quando sono arrivata a casa dal lab e mi sono lavata le mani, ho sentito come un forte puntura a due dita e sono comparse due macchioline marroni (4, grandi come capocchie di spillo). Siccome quellla mattina, incautamente, non avevo usato i guanti, ho pensato che fosse qualche reagente che aveva reagito con l'acqua e mi aveva un po' ustionato. Alla sera però ho scoperto che è successo anche alle altre ragazze in momenti diversi (e non usiamo gli stessi reagenti). Sarà un insetto? Di sicuro al momento della "puntura" fa molto male e le macchioline non sono scomparse.

Giorno 12

Oggi è stata ancora più dura alzarmi!
Mi sono alzata ale 8.30 per aspettare il tecnico del telefono. Ho fatto colazione, ho studiato spagnolo, fatto le pulizie, preparato il pranzo... Insomma, alle 16.30, quando dovevo uscire per incontrarmi con le ragazze del lab, il tecnico non si era ancora visto! Per fortuna sono riuscita per un po' a scroccare un wireless senza protezione (come sto facendo ora).
Alle 17 mi sono trovata con Chiqui, Elsa e Eloisa per andare a vedere una rassegna di cori a cui partecipava il coro di Belén (un'altra ragazza dell'università). In macchina riuscivo a capire tutti i discorsi, incredibile! Siamo arrivate dopo il primo coro di sei e, durante l'esibizione del secondo, siamo andate a berci un caffè. Poi ci siamo beccate il terzo e il quarto coro, che avevano un repertorio decisamente palloso (senza mezzi termini, era peggio dei canti degli alpini). L'età media del quarto coro era sui 70 e uno dei coristi è stato male sul palco, creando grande scompiglio.
Finalmente è arrivato il coro di Belén, un coro di giovani con un bel repertorio e con delle coreografie carine. Gli altri cori sono stati immobili sui loro piedistalli, loro si muovevano in scena.
Siamo poi sopravvissute all'ultimo coro, veramente noiosissimo.
Per il dopo concerto era previsto un rinfresco per i coristi nella caffetteria della Facoltà di Scienze: l'idea era di imbucarci al seguito di Belén però era già finito tutto e quindi abbiamo bevuto solo una birra. Per mangiare siamo andate in un bar di tapas decisamente affollato, dove abbiamo mangiato prima lomo con queso (è una ciambella tipo quelle di Homer però salata, ripiena con arrosto e formaggio) servito con insalata e nuggets di pollo con salsa barbecue e patatine. Il tutto annaffiato da due birre, per un totale di 5 euro. Quando siamo uscite dal bar siamo andate in una via decisamente brutta ma piena di pub e siamo andate in un pub. Ho scoperto che fuori dai locali ci sono pierre che tiarringano regalandoti sconti, anche se il locale è un baretto tipo bar sport. Nel pub abbiamo bevuto un'altra birra e chiaccherato. Io in realtà non riuscivo granchè a chiaccherare perchè quando andiamo nei locali non capisco più niente a causa della musica e del rumore di fondo. A mezzanotte ce ne siamo tornate tutte a casa.
Per la cronaca: le birre erano tutte birre piccole ;-) !

sabato 17 novembre 2007

Giorno 11

Stamattina è stata dura alzarsi!
In teoria oggi era vacanza per il patrono di scienze ma io e Jorge dovevamo finire la sintesi e così sono andata in università. Prima di andare però ho chiamato il numero verde della banca per attivare la carta di credito che mi hanno spedito per posta. E' stato abbastanza difficile capire cosa mi chiedevano ma alla fine sono riuscita a fare tutto e ora sto aspettando di ricevere il PIN. Sappiate che quando in Spagna vi chiedono il DNI (de ene i), è la carta di identità. In questi giorni me l'hanno chiesto un sacco di volte e all'inizio non capivo.
Alla fine della mattinata abbiamo constato che la sintesi probabilmente non è venuta...
Lunedì faremo gli ultimi tentativi per vedere cosa è uscito, sta di fatto che il prodotto doveva essere bianco e a noi è venuta fuori una cosa verde!
Mi ha telefonato il tecnico della compagnia telefonica Telefònica per dirmi che domani passano a installarmi la linea. Gli ho chiesto a che ora e mi ha detto dalle 9.00. Già pregustavo la dormita di domani e invece mi devo alzare e so già che poi arriveranno tardissimo.
Nel pomeriggio sono andata a prendere il cavo di rete e un telefono. Mi sono anche iscritta a una videoteca vicino a casa mia e ho noleggiato un film di cui non so il titolo in italiano. E' una commedia americana su una single impenitente che finisce a dirigere una rivista per spose. L'ho guardato dopo cena e bah! Però almeno imparo parole nuove.
Oggi in un negozio ho scoperto che per esprimere apprezzamento per una cosa dicono "Que chiula" (si legge "che ciula"!). Ogni tanto sentivo esclamare "che ciula" e mi veniva un po' da ridere.

giovedì 15 novembre 2007

Giorno 10

La maratona continua!
Stamattina alle 8.15 ero in lab per continuare la famigerata sintesi. A metà mattina, nel primo momento di pausa, siamo scesi tutti al bar a prendere un caffè. Un'ora dopo Juanma, un ragazzo che lavora qui, ci ha offerto un aperitvo per festeggiare la nascita del suo primo figlio.
Da mangiare c'erano tortillas in abbondanza, patatine, vari affettati e olive. Da bere birra e vino rosso. Non appena il bicchiere si svuotava mi veniva magicamente riempito e così ho bevuto due bicchieri di birra e uno di vino.
Dopo questo aperitivo sono andata con Carmen, Chiqui e Elsa al Barril de Química. Bisogna sapere che oggi è S. Alberto Magno, patrono della facoltà di scienze. Per festeggiare gli studenti, i dottorandi e anche alcuni prof si ritrovano in un pub a bere. Ogni corso di laurea della sua facoltà ha il suo pub e il barril inizia alla una e va avanti fino a sera. Per questa occasione una birra costa 1 euro, un chupito 1.50 e una bibita 2 euro (come dire che è meglio bere birra). In più il pub è praticamente buio, con luci stroboscopiche e musica da discoteca. Siamo state lì circa un'ora e mezza (il tempo di bere tre birre) e poi siamo tornate in laboratorio. Jorge era già pronto a ripartire con la sintesi e cospi sono stata in piedi altre 3 ore. Ciliegina sulla torta: domani sarebbe vacanza proprio per festeggiare la giornata di oggi (e smaltire la sbronza) però, dato che la sintesi non è finita, mi tocca venire qui. Uffi! Carmen e Chiqui se ne sono appena andate per tornare al barril e mi hanno chiesto se andavo con loro però mi sento un po' vecchia dentro e soprattutto stanca, quindi me ne vado a casa.
Buonanotte!

Giorno 9

Oggi è stata un maratona.
Al mattino ho fatto una sintesi veloce, nella pausa pranzo sono rimasta qui a raccogliere un paio di diffrattogrammi perchè era l'unico momento in cui il diffrattometro era libero. Poi al pomeriggio con Jorge ho iniziato la sintesi di un legante ed è cominciato il tour de force: 5 ore in piedi per preparare la reazione che poi è andata avanti stanotte. Sono andata via dall'università alle 8.30.
La parte più stancante è stata quando ho dovuto aggiungere goccia a goccia 6 ml di Bromo a una soluzione: sembrano pochi ma goccia a goccia sono tantissimi! Però ho imparato un sacco di cose nuove.

mercoledì 14 novembre 2007

Giorno 8

Che mangiata!
Oggi le ragazze che lavorano con me si sono fermate in università per il pranzo e siamo andate a mangiare insieme in un bar di tapas. Con il primo giro di birra ci hanno servito una patata a testa, cotta nel forno a legna e tagliata in due, condita con pezzetti di prosciutto.
Con la seconda birra sono arrivate le nostre ordinazioni: panino (quasi una ciabatta) con Jamon serrano, formaggio e peperoncini verdi e un piattino ancora con jamon serrano, formaggio e patatine fritte. Al posto di questo le altre hanno preso pizza. Alla fine ero pienissima e quindi non ho preso il dolce; le altre invece si son mangiate ciambelle al cioccolato, torta al cioccolato e tarta de queso... Inutile dire che sono tutte più magre di me, uffa!
Ah, dimenticavo: a metà mattina io ho bevuto solo il caffè mentre loro si sono mangiate mezza ciabattina (tagliata per il lungo) con burro e miele!
Per il resto non ci sono altre novità.

Giorno 7

Che freddo!
Sebbene di giorno faccia piuttosto caldo, la notte la temperatura secnde intorno a 5° C; potete immaginare cosa vuol dire alzarsi al mattino in una casa senza riscaldamento e piena di spifferi!
Per fortuna, temprata da anni di freddo patito agli scout, riesco ad alzarmi lo stesso, anche se devo fare colazione con il piumino sopra il pigiama. Quando esco sul pianerottolo c’èun bel tepore e fuori in strada l’aria è già più calda. Oggi ho fatto due sintesi (di cui non so ancora l’esito) e ho preso il caffè con un panino con salsa al pomodoro con Jorge e Maria Angustias (credo che si chiami così, è una prof.). Poi ho preso il caffè anche con Carmen, una delle ragazze che lavorano in laboratorio con me.
Nel pomeriggio Carmen mi ha detto che domani andiamo a mangiare tapas, speriamo!
Ho ottenuto la mia copia compulsada della laurea, ovvero una fotocopia con timbro e firma di una segretaria dell’università.
Finalmente mi sono decisa a portare in tintoria il copri divano e una coperta lasciata dal buon Wang: fanno schifo però comprarli nuovi mi costa di più che portarli in tintoria (che comunque non è molto economica); giovedì potrò spaparanzarmi in divano!
Ho fatto un po’ dispesa, ora che ho una cucina funzionante: ho voluto provare subito uno dei frutti tropicali che si coltivano sulla costa, la chirimoya.Ho cercato sul vocabolario e ho scoperto che ha un nome in italiano, che è “anona”: mai sentito prima! Comunque si taglia in due e si mangia con il cucchiaio: è buonissima! Costa circa 1,60 al kilo e ogni frutto pesa circa 400-450 g.

Chirimoya prima e dopo il taglio



La cucina com’era (lo sporco non si vede ;-) )

La cucina come è ora

Giorno 6

Per celebrare la prima domenica a Granada ho dormito fino alle 2. Dopo essermi alzata e preparata con calma, sono uscita (alle 15.30) per andare a mangiare. Ho trovato un piccolo ristorante vicino a casa molto carino dove ho mangiato un Tortilla campesina (frittata alta con dentro patate, cipolle e peperoni) con salsa piccante, una esalada de pulpo gallega (insalata di polpo alla gallega, fatta con pezzi di polpo bollito, patate bollite, olive, cipolle e peperoni crudi) e natilla (una crema alla vaniglia).
Il mio programma era di vedere i monumenti del centro e di visitare il quartiere arabo (Albaicìn) il prossimo week-end. Mi sono messa a girare a caso per il centro e pian piano mi sono ritrovata all’Albaicìn, che si trova su un colle a nord del centro e a ovest di quello su cui sorge l’Alhambra.
Che meraviglia! E’ un o dei posti più belli che abbia mai visto. In più era una bella giornata di sole e c’erano fiori e piante colorati ovunque. Dal Mirador del Albaicìn ho visto il panorama sull’Alhmabra e poi il tramonto su Granata dal mirador di San Miguel Bajo.
Dopo il tramonto mi sono infilata nella stradine più in basso, dove è pieno di negozi che vendono cose arabe e di teterie, cioè sale da tè instile arabo, un po’ buie, con tavolini bassi e tappeti.
Pian piano mi sono portata verso casa, con unpo’ di malinconia per non aver potuto condividere con nessuno la bella giornata.
Arrivata a casa ho provato la lavatrice: ha 15 programmi con scritto solo il numero e non ci sono le istruzioni. Ho cercato in internet ma il modello è troppo vecchio e nei forum ho trovato solo gente scontenta delle lavatrici di quella marca (New Pool)…
Il povero Wang diceva che non centrifugava e il tizio dell’agenzia sostiene che centrifuga: ho provato due programmi a caso sui miei asciugamani e uno centrifuga e l’altro no: la verità sta nel mezzo!Mentre sistemavo un mobile in soggiorno ho trovato forcine per i capelli, pesetas (le vecchie monete spagnole), alcune copie del curriculum di un ragazzo spagnolo, con la data di tre anni fa e una cartelletta con gli scontrini di Wang: mi sembrava di essere un archeologa!
Un albero di arance salendo all’Albaicìn



Il campanile della cattedrale con fichi d’India




Un balcone dell’Albaicìn




Panorama dell’Alhambra dal giardino della Moschea maggiore (parte I)



Panorama dell’Alhambra dal giardino della Moschea maggiore (parte II)


Fiori nel giardino della Moschea Maggiore (I)




Fiori nel giardino della Moschea Maggiore (II)

Una porta nell’Albaicìn

Tramonto su Granada (I)

Tramonto su Granata (II)

Un melograno nell’Albaicìn

Giorno 5

Il mio primo week-end a Granada!
Per cominciare ho dormito fino a tardi. Quando mi sono alzata ho continuato a pulire la casa.
Verso le due sono scesa in un caffè con il wi-fi per chiacchierare un po’ con Guido ma purtroppo non sono riuscita a connettermi: che disperazione (come diceva la mia prof. di greco del liceo: i pifferi della montagna andarono per suonare e furono suonati)!
Sono tornata a casa e ho continuato a… pulire!!
Finalmente alle cinque sono uscita di nuovo per andare a comprare tutto quello che mi serviva per la casa (posate, pentole, tenda per la doccia, stendino e chi più ne ha più ne metta); all’inizio sono andata in un negozio vicino a casa mia che si chiama TODO A CIEN (che sarebbero centesimi di euro) e li ho trovato gran parte della roba che mi serviva.
Dopo averla portata a casa sono uscita per fare un giro incentro e ho mangiato i churros con la cioccolata. I churros sono delle frittelle cilindriche lunghe circa 15 cm e larghe 2. Si preparano in un modo spettacolare: nel bar c’era un calderone (alto poco meno di me) pieno di olio bollente; dal beccuccio di un rubinetto scende nell’olio la pastella, che è contenuta in un serbatoio. Un signore con due bacchette di legno lunghe circa 30 cm faceva girare il getto di pastella in modo da fare una spirale (tipo salsiccia arrotolata) sulla superficie dell’olio; quando la spirale aveva un diametro quasi come quello del calderone, il signore chiudeva il rubinetto e lasciava cuocera la spirale di frittella, che poi tagliava a formare i churros. Peccato che non avevo la macchina fotografica!
Se chiedete una raciòn (una porzione) vi danno un piatto con 5-6 churros, abbastanza da saturarsi di fritto per giorni, quindi se non siete super affamati conviene chiedere una media raciòn. I churros si possono mangiare intingendoli nella cioccolata (bella densa!).Dopo i churros ho girovagato un po’ e ho trovato un negozio di cinesi enorme, in pratica un supermercato del cazzillame. Quasi commossa ho comprato un sacco di altre cose tipo una pattumiera, una pentola per la pasta, una caffettiera, un tagliere, uno scolapasta e molto altro il tutto per 39 euro.
Dopo queste pazze spese mi sono ritirata in casa ancora una volta a combattere con lo sporco.
E sì che non è una reggia questa casa!

venerdì 9 novembre 2007

Giorno 4

N. B. Ho abilitato i commenti a tutti, anche chi non ha un account su google

Questa mattina ho fatto fatica a svegliarmi perchè ero reduce dalla prima notte nella casa infestata (da Wang).
Ieri sera ho pulito da cima a fondo la camera da letto che, a parte strane macchie che non descriverò, non mi ha riservato brutte sorprese.
Che ci crediate o no, c'erano pezzi di spicchi d'aglio ovunque, dietro il letto e incrostati sul pavimento! Sarà per questo che, una volta eliminato l'odore di chiuso, ha iniziato a sentirsi un persistente odore di aglio, che mi sa che non riuscirò mai ad eliminare. Sicuramente non dovrò preoccuparmi dei vampiri!
Alla una di notte ho finito la pulizia della camera e mi sono preparata il letto: mi sentivo un po' come un colono che occupa nuovi territori. Il mio alleato in questa lotta è il detergente Domestos che, come c'è scritto sull'etichetta, mata todos los gèrminos conocidos (sperando che Wang non fosse portatore di germi sconosciuti ;-) ).
Prima di continuare una precisazione: molte casa qui a Granada non hanno il riscaldamento, la mia compresa.
Jorge mi aveva detto che, anche se durante il giorno fa caldo, di notte c'è una forte escursione termica. La notte scorsa ho potuto apprezzarla, nonostante la mia nuova coperta in acrilico e viscosa e le mie lenzuola in poliestere (biancheria risparmiosa per studenti). Ho scoperto anche cosa vuol dire abitare al primo piano e avere le finistre che danno su una via del centro: alle tre di notte c'erano orde di studenti sbronzi (e rumorosi) che rincasavano.
Chiuso il capitolo casa degli orrori, passiamo alla chimica, mia unica consolazione: oggi ho fatto le prime due sintesi e pare che siano riuscite! Ho anche imparato un sacco di cose sulle misure di magnetismo molecolare.
Ho conosciuto anche Chiqui, una ragazza molto simpatica che mi ha detto che insieme alle altre, mi farà conoscere Granada.
Quando sono tornata dopo pranzo (alle 16.15!) Non c'era nessuno tranne Chiqui e Jorge: pare che il venerdì sia sempre così.
¡Hasta manaña!
Giulia

giovedì 8 novembre 2007

Giorno 3

Ogni giorno nuove (e talvolta disgustose) avventure!
Stamattina sono andata al vice consolato perchè ho bisogno di una traduzione ufficiale della mia laurea. Il vice consolato è in Calle San Martìn ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13.
Mi aspettavo grandi uffici invece c'è solo un minuscolo ufficio dove si è ricevuti dal vice console, che è spagnolo però parla anche italiano. Ho scoperto che per avere la traduzione ufficiale serve una copia conforme delle laurea. In Italia si fa alla Procura della Repubblica peró non ha saputo dirmi dove si puó fare qui. Copia conforme in spagnolo si dice copia compulsada.
Per il resto della mattinata sono stata in laboratorio, a mettere a posto il mio bancone invaso dagli strani intrugli di Wang, il cinese che mi ha preceduta sia in casa che in laboratorio e che inizia a diventare un'ossessione. Ha lsciato dietro di sè un centinaio di recipienti sporchi delle peggio cose e soprattutto non ha scritto cosa contenevano, cosa fondamentale in un laboratorio dove si maneggiano anche tanti veleni }:-
Non contenta nella pausa pranzo sono andata a casa a finire di pulire il bagno (è da ieri che lo sto pulendo!!!) e ho trovato un'orrenda sorpresa: per pulire meglio il mobiletto sopra il lavandino, l'ho staccato dal muro e dietro ci ho trovato incastrato un preservativo rosso usato!!!! :-0
Non ci potevo credere!!! Come diavolo ha fatto a finire lì? E' di Wang o di qualche inquilino precedente? Incredibile!!
Per fortuna poi sono tornata in universitá e ho fatto un po' di cose interessanti, come per esempio preparare dei campioni per una misura di adsorbimento di gas con Encarni (diminutivo di Encarnacion); ho anche visto un diffrattometro diverso dal nostro e fatto qualche misura.
Adesso sto per tornare alla mia nuova casa a...pulire!! Devo rendere abitabile la camera da letto perchè stanotte ci vado a dormire.
¡Hasta manaña!

mercoledì 7 novembre 2007

Giorno 2

Oggi è stata una giornata lunghissima.
Alle nove mi sono incontrata con Jorge e siamo andati in banca, dove ho aperto un conto corrente. Se non si ha un certificato di residenza in Spagna (anche residenza provvisoria), bisogna pagare 15 euro perchè non si pagano in Spagna le tasse sul conto. La banca Santander ha un conto apposta per gli universitari (fino a 30 anni!) che non ha spese e che non fruta interessi.
Dopo siamo andati a vedere quella che da domani sarà la mia casa.
Lungo la strada abbiamo visto alcuni fruttivendoli che vendono manghi, avocadi e altri frutti tropicali che crescono sulla costa andalusa.
Prima di vederla siamo andati a bere un caffè nella caffetteria sotto casa mia e con piacere ho scoperto che lì fanno un ottimo espresso. Insieme al caffè ci hanno offerto pane caldo con Rocquefort (ndr: formaggio francese tipo gorgonzola) sciolto e pomodori a cubetti: mmmmh!
La via dove si trova il mio appartamento è molto centrale e il palazzo è abbastanza bello, però l'appartamento è decisamente triste, anche se grande per una persona.
Al più presto pubblicherò le foto. Doveva passare un'impresa di pulizie e forse è anche passata, sta di fatto che la casa è sporchissima. Ed è così che oggi ho passato tre ore a pulire il bagno. Che schifo!!!! Alla fine però ero fiera del mio lavoro perchè la stanza ha cambiato completamente aspetto. Certo, mi mancano ancora le piastrelle e il pavimento, che come nel resto della casa, è ricoperto di strani grumi neri di non so cosa. Ecco a cosa serve al giorno d'oggi la laurea, a pulire i cessi! ;-)

martedì 6 novembre 2007

Giorno 1

Oggi inizia la mia avventura spagnola.
Stamattina sono uscita di casa piangendo e ho continuato piú o meno fino a quando sono salita sull'aereo, dove ho cercato di darmi un contegno.
Piangevo perchè sentivo già la nostalgia di casa e di Guido.
Durante il volo ho ripassato freneticamente quel poco che so di spagnolo e, quando ho alzato gli occhi dal libro, l'aereo stava per atterrare a Granada. Dal finestrino ho visto montagne bruciate dal sole e un cielo azzurrissimo. Temperatura a terra: 22 gradi!
Mentre aspettavo la valigia ero letteralmente terrorizzata per tutto.
Poi è arrivato Jorge, il mio capo spagnolo. Gli ho chiesto di parlare in spagnolo, anche perchè il mio inglese parlato non è molto meglio dello spagnolo ;)
Siamo andati a pranzo insieme e sono iniziate le sorprese piacevoli: abbiamo bevuto dell'otima birra fresca accompagnata da tapas (stuzzichini da aperitivo) consistenti in: tortilla (frittata con cipolle e patate), olive, carciofi sott'olio con acciughe e cubetti di pomodoro, cetriolo, peperoncino e cipolla. Per cominciare il pranzo abbiamo preso il salmorejo, una specie di gazspacho (minestra fredda di pomodori, cetrioli, cipolla e aglio) piú denso con dentro anche uova sode e prosciutto crudo tagliato a cubetti: ottimo!
Per proseguire abbiamo preso un'altra zuppa che aveva un nome che assomigliava molto a cazola; è fatta con pasta tipo i capelli d'angelo, immersa in un brodo denso, accompagnata da patate, vongole, piccoli polpi e seppie. Buonissima anche questa.
Io non volevo prendere anche il dolce, ma Jorge mi ha caldamente invitata ad assaggiare el arroz con leche (riso con latte), che è una pappa di riso con latte e cannella, servita fredda di frigo: molto piacevole!
Alla fine di questo pasto mi sono lasciata tentare da un caffè spacciato per espresso, ma come al solito era un caffè lungo in tazza piccola ;)
Ho visto la Facoltà di Scienze, dove lavorerò: è molto bella e moderna, con palme e fontane: sembra di essere in vacanza! Jorge mi ha presentato un po' di persone ma non mi ricordo già più i nomi, anche perchè non li ho capiti!
Finalmente Jorge mi ha accompagnata in una residenza per ospiti dell'università, dove rimarrò per due giorni, in attesa di sistemare la mia casa definitiva.
Il posto è bellissimo, è una vecchia casa spagnola con il cortile interno senza tetto (non so come si chiama, forse patio?) su cui si affacciano i ballatoi dove ci sono le stanze.
Ho scoperto che in Spagna la prese della corrente sono come in Germania, con solo due buchi e quello in mezzo chiuso (notare la descrizione tecnica!).
A cena ero un po' triste ma la cuoca, la señora Marta, mi ha consolata un po', mi ha fatto compagnia e mi ha offerto una camomilla (in spagnolo tila).
Grazie a Barbara, Giovanna e Elisabetta per i messaggi che mi hanno mandato, mi hanno tirata un po' su di morale!
Hasta mañana.