giovedì 29 novembre 2007

Giorno 24

Oggi è stata un giornata dedicata al buon cibo.
Dato che mi sono svegliata un po' tardi non ho fatto colazione e a metà mattina stavo morendo di fame; quando sono scesa al bar mi sono concessa una "media" di patè. La media è metà di una ciabattina, tagliata per il lungo, scaldata e spalmata a scelta con burro, burro e miele, pomodoro o patè. Il pane con cui cui è fatta è buonissimo e costa solo 45 centesimi, una vera tentazione!
Io di solito evito mentre le altre si mangiano la ciabattina intera. Verso la una Belén, Chiqui e Jesus hanno allestito un aperitivo a base di specialità di Burgos, dove sono andati per un congresso.
C'erano due tipi di morcilla, che è una specie di sanguinaccio grasso con la cipolla, due tipi di salame, un formaggio stagionato e vino.
Il formaggio e il vino erano ottimi e, anche se non mi piace il sanguinaccio, ho provato la morcilla e non è così male. Dopo questo aperitivo sono andata a mangiare con Belén, Jesus, Elsa e Eloisa e abbiamo mangiato pizza (buona, anche se la farcitura era un po' fantasiosa) e bevuto l'immancabile cerveza.
Alle 4.15 siamo rientrati e io sono andata al diffrattometro per vedere come sono i miei nuovi prodotti ma il computer non funzionava e così niente misure.
Ormai tutti i giorni si parla del pranzo di Natale...vedremo!
Aggiungo qui delle foto di repertorio che ho fatto nel week-end.

La via in cui abito (presa dal lato più bello!)


Il davanti della mia casa, io non ho un grazioso balconcino infatti...

...ecco le mie due finestre con tanto di sbarre, nel caso volessi tentare la fuga!

mercoledì 28 novembre 2007

Giorno 23

Ogni mattina la tentazione di rimanere a letto al caldo è sempre più forte!
Ieri in laboratorio è arrivata una ragazza nuova e così io non sono più l'ultima arrivata (dopo solo 23 giorni!). E' una ragazza marocchina al secondo anno di dottorato e si fermerà tre mesi. Parla pochissimo spagnolo (meno di me) e quindi parla in francese con il suo capo. Oggi ho provato a conversare in francese ma, come ho già potuto constatare in altre occasioni, non riesco a parlare due lingue straniere contemporaneamente: cercavo di parlare francese e mi venivano le parole in spagnolo, che casino! Mi sembrava di essere uno di quei posseduti dal demonio che iniziano a parlare in più lingue sostenendo di non averle mai studiate!
L'altro giorno le ragazze mi avevano detto che loro di solito tengono una cassa comune con cui comprare generi di conforto come thè ai gusti più strani, caffè e dolci di vario genere. Ho prontamente contribuito e Elsa è andata a fare la spesa: adesso il nostro ufficio è pieno di dolci stupendi e buonissimi e non so come farò a resistere! Ci sono tre tavolette di cioccolato lunghe 30 cm più svariate brioches al cioccolato e biscotti al cioccolato (insomma, ci piace il cioccolato!).
Con disappunto ho scoperto di essere stata turlupinata da un fruttivendolo: ha la bancarella vicino a Piazza della Bibrambla (si chiama così, non ho scrittto male) e mi ispirava e così ho preso 4 arance e due anone (meglio chirimoya ;-)) e mi ha chiesto 7,20 euro! Certo, potevo non pagarli, ma sul momento non ci ho pensato. Oggi sono andata in un piccolo supermercato e ho preso un chilo di pere, uno di mandarini, uno di zucchine e una grossa melagrana e per tutto questo ho speso 3,20 euro. Se venite a trovarmi vi segnalerò con cura il fruttivendolo da cui non dovete andare!

Giorno 22

Anche oggi tutto tranquillo, ho continuato con le mie sintesi come al solito.
A metà mattina abbiamo inziato a festeggiare un paio di compleanni con degli ottimi pasticcini; a quanto pare i festeggiamenti proseguiranno venerdì sera con una "macrofesta" come la chiamano qui, che riunisce i due compleanni, un onomastico e il nuovo lavoro di Eloisa.
Fa sempre più freddo: stamattina alle nove il termometro segnava 3 gradi. Ho comprato un termometro per casa mia e ho visto che la temperatura oscilla tra i 13 e i 15 gradi :-( !
In più nel week end mi si è fulminata la lampadina della zona cucina (quella della zona soggiorno era già fulminata); per cambiarla sono dovuta salire su un tavolo perchè non ho la scala e nessuno di alto ad aiutarmi. Che fatica!

lunedì 26 novembre 2007

Giorno 21

Alzarmi al lunedì mattina è già diventato pesante come a casa! Il mio proposito di oggi era quello di andare via presto per la pausa pranzo per andare a vedere la piscina e ovviamente non ce l'ho fatta: sono andata via alle 14. Sono tornata alle 16 (l'unica ragazza che c'era lì mi ha chiesto come mai così presto!) convinta di andare via presto e invece mi sono messa al diffrattometro per vedere com'erano le mie ultime sintesi e sono arrivate le 20.30 in un attimo. In compenso i prodotti delle sintesi sembrano interessanti. Sicuramente hanno dei colori bellissimi (azzurro, blu carta da zucchero, viola scuro, giallo...).
Mi sono attardata a parlare (si fa per dire, data la mia conoscenza dello spagnolo) con Carmen, che mi ha segnato su un calendario tutte le vacanze spagnole del 2008 in modo da poter prenotare i voli con un certo anticipo.
Oggi durante la pausa caffè si parlava già dei pranzi e delle cene di Natale. Mi sa che si preparano grandi festeggiamenti!

domenica 25 novembre 2007

Giorno 20

Oggi finalmente sono andata al Parco delle Scienze.
Non mi sono svegliata molto presto e sono andata a piedi (da casa mia 25 minuti) e così non mi è rimasto molto tempo. Sono riuscita a visitare un'esposizione temporanea che si intitola "Veneno animal" anche se in realtà è su tutti i tipi di veleno, con particolare attenzione a quelli delle piante e degli animali. Dura fino all' estate dell'anno prossimo. Dopo la mostra ho girato un po' per il parco e ho visto un po' di giochi da fisici e un labirinto botanico. Per finire sono andata a vedere il mariposario (farfallario, anche se non credo che esista questa parola in italiano) tropicale, dove oltre alle farfalle, ho potuto vedere delle belle tartarughe. L'ultima cosa che ho visto è stata l'area in cui tengono gli uccelli rapaci per dimostrazioni di falconeria. Facevano un po' pena perchè erano lì legati e un po' schisci. Purtroppo era già arrivata l'ora di chiusura e così me ne sono dovuta andare; mi sa che ci tornerò perchè mi mancano ancora tutto il museo interattivo, il planetario, l'osservatorio astronomico e la torre.
Per il resto ho trascorso la giornata in casa e sono riuscita a mettere le tende nuove, molto più belle e pulite delle precedenti.
Una rana velenosa

Il teschio di una delle uniche due lucertole velenose ( mi sembra che si chiami "mostro di Gila")

Una delle farfalle del mariposario

Un avvoltoio

sabato 24 novembre 2007

Giorno 19

Oggi non è stata una giornata molto entusiasmante.
Mi sono alzata tardi perchè ero stanca e a letto ero al caldo. Data l'ora ho deciso di fare un giro in centro alla ricerca di due maglioni, cosa non molto facile perchè sembra che le donne quest'anno non debbano indossare maglioni: nei negozi dove sono andata c'erano solo golfini leggerissimi e felpine. Pensando alla mia gelida dimora ho cercato a lungo e ho trovato due bei maglioni pesanti e, mi auguro, femminili.
Dopo i maglioni sono andata berso il museo archeologico, che si trova nel quartiere che costeggia il Rio Darro. Il rio Darro

Il quartiere è molto bello e rimane proprio sotto l'Alhambra. Il museo archeologico è gratuito per cittadini dell'Unione Europea e si trova in un palazzo a due piani con patio e fontana.
Ci sono solo 7 stanzette, con reparti dal neolitico all' epoca della dominazione araba. I reperti sono le solite cose che si vedono nei piccoli musei: punte di frecce, collane di conchiglie, vasi, ecc.

Un pezzo dell'Alhambra visto dal museo

venerdì 23 novembre 2007

Giorno 18

Stamattina mi sono trascinata in università con un sonno pazzesco.
Ho iniziato una sintesi e poi sono andata al diffrattometro per vedere com'erano i prodotti di ieri. C'era lì un geologo che monopolizza il diffrattometro da giorni e che stava contrattando con il tecnico per iniziare le sue misure. Appena il tecnico (Juan) mi ha vista arrivare ha mentito spudoratamente dicendo che mi ero prenotata prima io e così non ho dovuto fare un'interminabile coda! Il motivo del favore credo che sia il fatto che so usare il diffrattometro senza chiedergli niente e anche che sono italiana: vuole imparare un po' di italiano per andare a Roma a dicembre. Dopo le misure sono andata alla caffetteria dell'università, dove Eloisa ci ha offerto il desayuno (che sarebbe la colazione ma è più che altro uno spuntino di metà mattina) perchè ha trovato lavoro in un'industria alimentare.
Al pomeriggio sono rimasta a casa perchè avevo appuntamento con Begogna per lo scambio italiano spagnolo. Siamo andare a bere un tè insieme e abbiamo chiaccherato, lei parlava in italiano e io in spagnolo e ci correggevamo a vicenda. Speriamo che mi serva.
Per la serata ho noleggiato il film "Closer", che volevo vedere da molto tempo. Mi è piaciuto però non è così bello come mi aspettavo. Ora vorrei andare a letto ma una compagnia di ragazzi ha deciso di trascorrere la serata nella strada sotto casa mia ascoltando musica e quindi devo aspettare di cascare dal sonno per riuscire ad addormentarmi.

giovedì 22 novembre 2007

Giorno 17

Stamattina ho portato in università il tiramisù che avevo preparato ieri ed è stato molto apprezzato: è sparito in un attimo. E' stato un po' imbarazzante quando mi hanno chiesto la ricetta e mi sono accorta di non saperla spiegare in spagnolo. Nei prossimi giorni la scrivo così mi alleno un po' nella traduzione.
Tutti mi avevano parlato del tiramisù che fa una delle prof del dipartimento e oggi mi hanno detto che lei prepara la crema con panna montata e Philadelphia e mi hanno chiesto se era la ricetta giusta... Li ho convinti che è meglio con mascarpone e uova (certo non dal punto di vista dietetico).

Foto del tiramisù. E' maculato perchè non ho trovato il cacao amaro e ho dovuto usare un simil Nesquik.
La scatola era 25 cm x 15 cm ed era circa 1,3 Kg


Ho portato un po' di campioni al centro di strumentazione scientifica per un po' di analisi e ho scoperto che più o meno tutti gli strumenti che mi servono sono rotti. Mi sa che è colpa mia, è successa la stessa cosa quando ho iniziato la tesi (computer), la tesi di dottorato (computer, diffrattometro; Alex non so se ti ricordi), il secondo anno di dottorato (di nuovo diffattometro a Como). Aspettando le analisi continuo con le sintesi
Oggi ho provato a fare un po' di siesta in divano ma dopo 20' mi sono alzata congelata fino al midollo. Arriveranno tempi migliori. Magari nel week-end compro un termometro per fare un po' di statistiche delle temperature di casa mia.

mercoledì 21 novembre 2007

Giorno 16

Oggi è stato un giorno di gloria.
La mattinata però non èe comincita molto bene perchè mi sono svegliata con la camera da letto semiallagata. E' da ieri che piove e tira vento (caldo per fortuna) e pare che nelle zone intorno a Granada ci siano stati parecchi danni a causa dei nubifragi. Le mie finistre, con i lori buchi negli infissi, non hanno resistito e quando ho messo un piede giù dal letto me lo sono ritrovato inzuppato e ho dovuto asciugrae tutto il pavimento. Quando sono arrivata in università sono andata a controllare i miei prodotti con il diffrattometro e ho visto che tre (su 4) sono venuti bene e uno in particolare è ottimo. Il tecnico del diffrattometro, vedendo che so ussare lo strumento, se ne è andato a mangiare e mi ha sbolognato una geologa da aiutare con le misure e così sono arrivata a casa per pranzo verso le 15. nel pomeriggio (dalle 17 in poi) sono andata a far fare uno spettro NMR del prodotto della famigerata sintesi ed ho avuto la conferma che la sintesi è riuscita!
Sono anche stata scambiata per inglese dal tecnico.
Per festeggiare le sintesi stasera ho deciso di preparare una vasca di tiramisù da poratare in laboratorio. Vi farò sapere se il prodotto è riuscito bene!

Giorno 15

Questa mattina mi sono svegliata per aspettare il tecnico di Telefònica.
Incredibilmente è arrivato alle 9.30. Era un tamarro indescrivibile e parlava biascicando le parole più delle altre persone; sembrava che parlasse in una lingua a metà tra l'arabo e il bergamasco. Ovviamente la connessione non ha funzionato al primo colpo e quindi è stato qui tutta la mattina, però alle 12.45 avevo la connessione. Ora ho anche un numero di telefono fisso, se qualcuno lo vuole me lo chieda! Data l'ora ho mangiato e verso le 14.30 sono arrivata in università, dove tutti stavano andando casa per mangiare. Ho fatto partire tre nuove sintesi e per questo sono rimasta fino alle 20.30. Quando sono arrivata a casa mi sono collegata in fretta e furia perchè mi aspettavano quelli dei giochi di ruolo per provare a giocare in video conferenza: ci siamo riusciti! E così sono stata per tre ore nella stanza di persone che sono a mille chilometri da me, che strano!

martedì 20 novembre 2007

Giorno 14

Oggi ho iniziato a mantenere il mio proposito di svegliarmi un po' prima alla mattina per fare le cose con calma e arrivare comunque presto in università. Alle 8.30 ero lì e sono stata in laboratorio fino alle12.30. Con Jorge abbiamo continuato la ricerca del fantasmagorico prodotto della famigerata sintesi. Abbiamo filtrato e estratto tutto il filtrabile e l'estraibile e ottenuto solo orrendi solidi marroni in scarsissime quantità, quando invece il prodotto dovrebbe essere bianco.
Un po' sconsolata sono andata a portare la mia copia compulsata della laurea al consolato per la traduzione. Nel pomeriggio, quando ormai Jorge aveva quasi gettato la spugna, ho deciso di seccare la prima frazione estratta dalla colonna (mi spiace per chi non è chimico), che sembrava non contenere niente e invece...ecco il prodotto! Mi è sembrata una caccia al tesoro! Sicuramente ne abbiamo perso un sacco, però sappiamo che la sintesi potrebbe funzionare con qualche modifica. Dico "ecco il prodotto" perchè un solido bianco, ora dobbiamo vedere se è veramente lui.
Cambiando argomento: ho trovato un sito per studenti erasmus e c'erano un po' di annunci per scambi linguistici e così ho trovato una ragazza di Granada, laureata in filologia spagnolo (?) che vuole fare un "tandem" italiano-spagnolo, ovvero io l'aiuto con l'italiano e lei mi aiuta con lo spagnolo. Venerdì iniziamo! Alla faccia delle scuole che per 40 ore di corso chiedono 500 e rotti euro!

domenica 18 novembre 2007

Giorno 13

Che dormita!
La mia idea per oggi era di andare al Parque de las Ciencias (parco delle scienze), un parco in cui c'è un museo delle scienze, un planetario, un mariposario (che uno "zoo" di farfalle) e un paio di mostre carine. Alla domenica però chiude alle 15 e avrei dovuto alzarmi abbastanza presto perchè bisogna andare in autobus: insomma, alla fine ho deciso di dormire perchè la passata settimana è stata un po' stancante (e le notti scorse ho fatto un po' di incubi).
Mi sono rilassata un po' nella mia casa, che ora mi piace di più, e nel pomeriggio sono andata a vedere la Cattedrale, la Cappella dei Re (di fianco alla cattedrale) e il Monastero di San Jeronimo; sulla mia guida questi sono gli edifici da visitare oltre l'Alhambra e anche Jorge me ne aveva parlato.
L'entrata nella cappella e nella cattedrale costa 3.50 euro, quella al monastero 3!! Spero che almeno in parte sia devoluta in opere di bene!
La cappella comunque merita di sicuro. E' la cappella dove ci sono i sarcofagi di Isabella la Cattolica e Ferdinando di Aragona e di Giovanna la Pazza e Filippo il Bello. La cosa più bella è il retablo dell'altare (la parte dietro), che rappresenta varie scene storiche e religiose. Ci sono anche particolari truculenti come la scena del martirio di san Giovanni Battista: c'è la scultura in legno dipinto del santo decapitato, in cui si vedono l'osso e le arterie, e quella del soldato che tiene in mano la sua testa grondante sangue.
Nella cappella c'è anche un museo dove sono esposti quadri di scuola fiamminga molto belli, un quadro di Botticelli e uno attribuito al Perugino.
La cattedrale è stat una delusione. E' un edificio immenso e vedere l'interno è impressionante, anche perchè è tutto dipinto di biancoe in gran parte vuoto. Per il resto non c'è niente di notevole, c'è un'accozzaglia di oggetti e decorazioni barocche e brutti quadri. Non vale i 3,50 euro.
Per finire ho visitato il monastero di Jeronimo, decisamente bello: si entra in un chiostro-patio a due piani. I turisti possono visitare solo il piano terra. Nel cortile del chiostro sono coltivati aranci, limoni e gelsomino, profumatissimo! E' un posto molto tranquillo e alle18 non c'era quasi nessuno: vale sicuramente la pena!
Dal chiostro si accede alla chiesa, che come forma sembra una chiesa del nord europa, però è piena di decorazioni ovunque. Anche in questa chiesa c'è un bellismo retablo.
Finito il giro spirituale mi sono dedicata alle gioie terrene: ho scoperto un paio di pasticcerie spettacolari in cui mi sono ripromessa di tronare per assaggiare e un negozio che farebbe la gioia di Marina: è un negozietto in cui vendono cibi di tutto il mondo cucinati in giornata e hanno cose senza glutine, senza zucchero, per vegetariani, per vegani...Tutto fatto con materie prime biologiche; si può consumare per strada o portare a casa e viene confezionato in contenitori biodegradabili al 100%. Ho preso 4 falafel (polpette di ceci) però ho visto insalata di patate, chilli fatto con soya, muffin e altri dolci meravigliosi. In più è anche molto economico ed è a due minuti da casa mia!
Un motivo in più per venirmi a trovare no?
P. S. Ieri mi sono dimenticata di parlare del piccolo mistero del laboratorio: venerdì, quando sono arrivata a casa dal lab e mi sono lavata le mani, ho sentito come un forte puntura a due dita e sono comparse due macchioline marroni (4, grandi come capocchie di spillo). Siccome quellla mattina, incautamente, non avevo usato i guanti, ho pensato che fosse qualche reagente che aveva reagito con l'acqua e mi aveva un po' ustionato. Alla sera però ho scoperto che è successo anche alle altre ragazze in momenti diversi (e non usiamo gli stessi reagenti). Sarà un insetto? Di sicuro al momento della "puntura" fa molto male e le macchioline non sono scomparse.

Giorno 12

Oggi è stata ancora più dura alzarmi!
Mi sono alzata ale 8.30 per aspettare il tecnico del telefono. Ho fatto colazione, ho studiato spagnolo, fatto le pulizie, preparato il pranzo... Insomma, alle 16.30, quando dovevo uscire per incontrarmi con le ragazze del lab, il tecnico non si era ancora visto! Per fortuna sono riuscita per un po' a scroccare un wireless senza protezione (come sto facendo ora).
Alle 17 mi sono trovata con Chiqui, Elsa e Eloisa per andare a vedere una rassegna di cori a cui partecipava il coro di Belén (un'altra ragazza dell'università). In macchina riuscivo a capire tutti i discorsi, incredibile! Siamo arrivate dopo il primo coro di sei e, durante l'esibizione del secondo, siamo andate a berci un caffè. Poi ci siamo beccate il terzo e il quarto coro, che avevano un repertorio decisamente palloso (senza mezzi termini, era peggio dei canti degli alpini). L'età media del quarto coro era sui 70 e uno dei coristi è stato male sul palco, creando grande scompiglio.
Finalmente è arrivato il coro di Belén, un coro di giovani con un bel repertorio e con delle coreografie carine. Gli altri cori sono stati immobili sui loro piedistalli, loro si muovevano in scena.
Siamo poi sopravvissute all'ultimo coro, veramente noiosissimo.
Per il dopo concerto era previsto un rinfresco per i coristi nella caffetteria della Facoltà di Scienze: l'idea era di imbucarci al seguito di Belén però era già finito tutto e quindi abbiamo bevuto solo una birra. Per mangiare siamo andate in un bar di tapas decisamente affollato, dove abbiamo mangiato prima lomo con queso (è una ciambella tipo quelle di Homer però salata, ripiena con arrosto e formaggio) servito con insalata e nuggets di pollo con salsa barbecue e patatine. Il tutto annaffiato da due birre, per un totale di 5 euro. Quando siamo uscite dal bar siamo andate in una via decisamente brutta ma piena di pub e siamo andate in un pub. Ho scoperto che fuori dai locali ci sono pierre che tiarringano regalandoti sconti, anche se il locale è un baretto tipo bar sport. Nel pub abbiamo bevuto un'altra birra e chiaccherato. Io in realtà non riuscivo granchè a chiaccherare perchè quando andiamo nei locali non capisco più niente a causa della musica e del rumore di fondo. A mezzanotte ce ne siamo tornate tutte a casa.
Per la cronaca: le birre erano tutte birre piccole ;-) !

sabato 17 novembre 2007

Giorno 11

Stamattina è stata dura alzarsi!
In teoria oggi era vacanza per il patrono di scienze ma io e Jorge dovevamo finire la sintesi e così sono andata in università. Prima di andare però ho chiamato il numero verde della banca per attivare la carta di credito che mi hanno spedito per posta. E' stato abbastanza difficile capire cosa mi chiedevano ma alla fine sono riuscita a fare tutto e ora sto aspettando di ricevere il PIN. Sappiate che quando in Spagna vi chiedono il DNI (de ene i), è la carta di identità. In questi giorni me l'hanno chiesto un sacco di volte e all'inizio non capivo.
Alla fine della mattinata abbiamo constato che la sintesi probabilmente non è venuta...
Lunedì faremo gli ultimi tentativi per vedere cosa è uscito, sta di fatto che il prodotto doveva essere bianco e a noi è venuta fuori una cosa verde!
Mi ha telefonato il tecnico della compagnia telefonica Telefònica per dirmi che domani passano a installarmi la linea. Gli ho chiesto a che ora e mi ha detto dalle 9.00. Già pregustavo la dormita di domani e invece mi devo alzare e so già che poi arriveranno tardissimo.
Nel pomeriggio sono andata a prendere il cavo di rete e un telefono. Mi sono anche iscritta a una videoteca vicino a casa mia e ho noleggiato un film di cui non so il titolo in italiano. E' una commedia americana su una single impenitente che finisce a dirigere una rivista per spose. L'ho guardato dopo cena e bah! Però almeno imparo parole nuove.
Oggi in un negozio ho scoperto che per esprimere apprezzamento per una cosa dicono "Que chiula" (si legge "che ciula"!). Ogni tanto sentivo esclamare "che ciula" e mi veniva un po' da ridere.

giovedì 15 novembre 2007

Giorno 10

La maratona continua!
Stamattina alle 8.15 ero in lab per continuare la famigerata sintesi. A metà mattina, nel primo momento di pausa, siamo scesi tutti al bar a prendere un caffè. Un'ora dopo Juanma, un ragazzo che lavora qui, ci ha offerto un aperitvo per festeggiare la nascita del suo primo figlio.
Da mangiare c'erano tortillas in abbondanza, patatine, vari affettati e olive. Da bere birra e vino rosso. Non appena il bicchiere si svuotava mi veniva magicamente riempito e così ho bevuto due bicchieri di birra e uno di vino.
Dopo questo aperitivo sono andata con Carmen, Chiqui e Elsa al Barril de Química. Bisogna sapere che oggi è S. Alberto Magno, patrono della facoltà di scienze. Per festeggiare gli studenti, i dottorandi e anche alcuni prof si ritrovano in un pub a bere. Ogni corso di laurea della sua facoltà ha il suo pub e il barril inizia alla una e va avanti fino a sera. Per questa occasione una birra costa 1 euro, un chupito 1.50 e una bibita 2 euro (come dire che è meglio bere birra). In più il pub è praticamente buio, con luci stroboscopiche e musica da discoteca. Siamo state lì circa un'ora e mezza (il tempo di bere tre birre) e poi siamo tornate in laboratorio. Jorge era già pronto a ripartire con la sintesi e cospi sono stata in piedi altre 3 ore. Ciliegina sulla torta: domani sarebbe vacanza proprio per festeggiare la giornata di oggi (e smaltire la sbronza) però, dato che la sintesi non è finita, mi tocca venire qui. Uffi! Carmen e Chiqui se ne sono appena andate per tornare al barril e mi hanno chiesto se andavo con loro però mi sento un po' vecchia dentro e soprattutto stanca, quindi me ne vado a casa.
Buonanotte!

Giorno 9

Oggi è stata un maratona.
Al mattino ho fatto una sintesi veloce, nella pausa pranzo sono rimasta qui a raccogliere un paio di diffrattogrammi perchè era l'unico momento in cui il diffrattometro era libero. Poi al pomeriggio con Jorge ho iniziato la sintesi di un legante ed è cominciato il tour de force: 5 ore in piedi per preparare la reazione che poi è andata avanti stanotte. Sono andata via dall'università alle 8.30.
La parte più stancante è stata quando ho dovuto aggiungere goccia a goccia 6 ml di Bromo a una soluzione: sembrano pochi ma goccia a goccia sono tantissimi! Però ho imparato un sacco di cose nuove.

mercoledì 14 novembre 2007

Giorno 8

Che mangiata!
Oggi le ragazze che lavorano con me si sono fermate in università per il pranzo e siamo andate a mangiare insieme in un bar di tapas. Con il primo giro di birra ci hanno servito una patata a testa, cotta nel forno a legna e tagliata in due, condita con pezzetti di prosciutto.
Con la seconda birra sono arrivate le nostre ordinazioni: panino (quasi una ciabatta) con Jamon serrano, formaggio e peperoncini verdi e un piattino ancora con jamon serrano, formaggio e patatine fritte. Al posto di questo le altre hanno preso pizza. Alla fine ero pienissima e quindi non ho preso il dolce; le altre invece si son mangiate ciambelle al cioccolato, torta al cioccolato e tarta de queso... Inutile dire che sono tutte più magre di me, uffa!
Ah, dimenticavo: a metà mattina io ho bevuto solo il caffè mentre loro si sono mangiate mezza ciabattina (tagliata per il lungo) con burro e miele!
Per il resto non ci sono altre novità.

Giorno 7

Che freddo!
Sebbene di giorno faccia piuttosto caldo, la notte la temperatura secnde intorno a 5° C; potete immaginare cosa vuol dire alzarsi al mattino in una casa senza riscaldamento e piena di spifferi!
Per fortuna, temprata da anni di freddo patito agli scout, riesco ad alzarmi lo stesso, anche se devo fare colazione con il piumino sopra il pigiama. Quando esco sul pianerottolo c’èun bel tepore e fuori in strada l’aria è già più calda. Oggi ho fatto due sintesi (di cui non so ancora l’esito) e ho preso il caffè con un panino con salsa al pomodoro con Jorge e Maria Angustias (credo che si chiami così, è una prof.). Poi ho preso il caffè anche con Carmen, una delle ragazze che lavorano in laboratorio con me.
Nel pomeriggio Carmen mi ha detto che domani andiamo a mangiare tapas, speriamo!
Ho ottenuto la mia copia compulsada della laurea, ovvero una fotocopia con timbro e firma di una segretaria dell’università.
Finalmente mi sono decisa a portare in tintoria il copri divano e una coperta lasciata dal buon Wang: fanno schifo però comprarli nuovi mi costa di più che portarli in tintoria (che comunque non è molto economica); giovedì potrò spaparanzarmi in divano!
Ho fatto un po’ dispesa, ora che ho una cucina funzionante: ho voluto provare subito uno dei frutti tropicali che si coltivano sulla costa, la chirimoya.Ho cercato sul vocabolario e ho scoperto che ha un nome in italiano, che è “anona”: mai sentito prima! Comunque si taglia in due e si mangia con il cucchiaio: è buonissima! Costa circa 1,60 al kilo e ogni frutto pesa circa 400-450 g.

Chirimoya prima e dopo il taglio



La cucina com’era (lo sporco non si vede ;-) )

La cucina come è ora

Giorno 6

Per celebrare la prima domenica a Granada ho dormito fino alle 2. Dopo essermi alzata e preparata con calma, sono uscita (alle 15.30) per andare a mangiare. Ho trovato un piccolo ristorante vicino a casa molto carino dove ho mangiato un Tortilla campesina (frittata alta con dentro patate, cipolle e peperoni) con salsa piccante, una esalada de pulpo gallega (insalata di polpo alla gallega, fatta con pezzi di polpo bollito, patate bollite, olive, cipolle e peperoni crudi) e natilla (una crema alla vaniglia).
Il mio programma era di vedere i monumenti del centro e di visitare il quartiere arabo (Albaicìn) il prossimo week-end. Mi sono messa a girare a caso per il centro e pian piano mi sono ritrovata all’Albaicìn, che si trova su un colle a nord del centro e a ovest di quello su cui sorge l’Alhambra.
Che meraviglia! E’ un o dei posti più belli che abbia mai visto. In più era una bella giornata di sole e c’erano fiori e piante colorati ovunque. Dal Mirador del Albaicìn ho visto il panorama sull’Alhmabra e poi il tramonto su Granata dal mirador di San Miguel Bajo.
Dopo il tramonto mi sono infilata nella stradine più in basso, dove è pieno di negozi che vendono cose arabe e di teterie, cioè sale da tè instile arabo, un po’ buie, con tavolini bassi e tappeti.
Pian piano mi sono portata verso casa, con unpo’ di malinconia per non aver potuto condividere con nessuno la bella giornata.
Arrivata a casa ho provato la lavatrice: ha 15 programmi con scritto solo il numero e non ci sono le istruzioni. Ho cercato in internet ma il modello è troppo vecchio e nei forum ho trovato solo gente scontenta delle lavatrici di quella marca (New Pool)…
Il povero Wang diceva che non centrifugava e il tizio dell’agenzia sostiene che centrifuga: ho provato due programmi a caso sui miei asciugamani e uno centrifuga e l’altro no: la verità sta nel mezzo!Mentre sistemavo un mobile in soggiorno ho trovato forcine per i capelli, pesetas (le vecchie monete spagnole), alcune copie del curriculum di un ragazzo spagnolo, con la data di tre anni fa e una cartelletta con gli scontrini di Wang: mi sembrava di essere un archeologa!
Un albero di arance salendo all’Albaicìn



Il campanile della cattedrale con fichi d’India




Un balcone dell’Albaicìn




Panorama dell’Alhambra dal giardino della Moschea maggiore (parte I)



Panorama dell’Alhambra dal giardino della Moschea maggiore (parte II)


Fiori nel giardino della Moschea Maggiore (I)




Fiori nel giardino della Moschea Maggiore (II)

Una porta nell’Albaicìn

Tramonto su Granada (I)

Tramonto su Granata (II)

Un melograno nell’Albaicìn

Giorno 5

Il mio primo week-end a Granada!
Per cominciare ho dormito fino a tardi. Quando mi sono alzata ho continuato a pulire la casa.
Verso le due sono scesa in un caffè con il wi-fi per chiacchierare un po’ con Guido ma purtroppo non sono riuscita a connettermi: che disperazione (come diceva la mia prof. di greco del liceo: i pifferi della montagna andarono per suonare e furono suonati)!
Sono tornata a casa e ho continuato a… pulire!!
Finalmente alle cinque sono uscita di nuovo per andare a comprare tutto quello che mi serviva per la casa (posate, pentole, tenda per la doccia, stendino e chi più ne ha più ne metta); all’inizio sono andata in un negozio vicino a casa mia che si chiama TODO A CIEN (che sarebbero centesimi di euro) e li ho trovato gran parte della roba che mi serviva.
Dopo averla portata a casa sono uscita per fare un giro incentro e ho mangiato i churros con la cioccolata. I churros sono delle frittelle cilindriche lunghe circa 15 cm e larghe 2. Si preparano in un modo spettacolare: nel bar c’era un calderone (alto poco meno di me) pieno di olio bollente; dal beccuccio di un rubinetto scende nell’olio la pastella, che è contenuta in un serbatoio. Un signore con due bacchette di legno lunghe circa 30 cm faceva girare il getto di pastella in modo da fare una spirale (tipo salsiccia arrotolata) sulla superficie dell’olio; quando la spirale aveva un diametro quasi come quello del calderone, il signore chiudeva il rubinetto e lasciava cuocera la spirale di frittella, che poi tagliava a formare i churros. Peccato che non avevo la macchina fotografica!
Se chiedete una raciòn (una porzione) vi danno un piatto con 5-6 churros, abbastanza da saturarsi di fritto per giorni, quindi se non siete super affamati conviene chiedere una media raciòn. I churros si possono mangiare intingendoli nella cioccolata (bella densa!).Dopo i churros ho girovagato un po’ e ho trovato un negozio di cinesi enorme, in pratica un supermercato del cazzillame. Quasi commossa ho comprato un sacco di altre cose tipo una pattumiera, una pentola per la pasta, una caffettiera, un tagliere, uno scolapasta e molto altro il tutto per 39 euro.
Dopo queste pazze spese mi sono ritirata in casa ancora una volta a combattere con lo sporco.
E sì che non è una reggia questa casa!

venerdì 9 novembre 2007

Giorno 4

N. B. Ho abilitato i commenti a tutti, anche chi non ha un account su google

Questa mattina ho fatto fatica a svegliarmi perchè ero reduce dalla prima notte nella casa infestata (da Wang).
Ieri sera ho pulito da cima a fondo la camera da letto che, a parte strane macchie che non descriverò, non mi ha riservato brutte sorprese.
Che ci crediate o no, c'erano pezzi di spicchi d'aglio ovunque, dietro il letto e incrostati sul pavimento! Sarà per questo che, una volta eliminato l'odore di chiuso, ha iniziato a sentirsi un persistente odore di aglio, che mi sa che non riuscirò mai ad eliminare. Sicuramente non dovrò preoccuparmi dei vampiri!
Alla una di notte ho finito la pulizia della camera e mi sono preparata il letto: mi sentivo un po' come un colono che occupa nuovi territori. Il mio alleato in questa lotta è il detergente Domestos che, come c'è scritto sull'etichetta, mata todos los gèrminos conocidos (sperando che Wang non fosse portatore di germi sconosciuti ;-) ).
Prima di continuare una precisazione: molte casa qui a Granada non hanno il riscaldamento, la mia compresa.
Jorge mi aveva detto che, anche se durante il giorno fa caldo, di notte c'è una forte escursione termica. La notte scorsa ho potuto apprezzarla, nonostante la mia nuova coperta in acrilico e viscosa e le mie lenzuola in poliestere (biancheria risparmiosa per studenti). Ho scoperto anche cosa vuol dire abitare al primo piano e avere le finistre che danno su una via del centro: alle tre di notte c'erano orde di studenti sbronzi (e rumorosi) che rincasavano.
Chiuso il capitolo casa degli orrori, passiamo alla chimica, mia unica consolazione: oggi ho fatto le prime due sintesi e pare che siano riuscite! Ho anche imparato un sacco di cose sulle misure di magnetismo molecolare.
Ho conosciuto anche Chiqui, una ragazza molto simpatica che mi ha detto che insieme alle altre, mi farà conoscere Granada.
Quando sono tornata dopo pranzo (alle 16.15!) Non c'era nessuno tranne Chiqui e Jorge: pare che il venerdì sia sempre così.
¡Hasta manaña!
Giulia

giovedì 8 novembre 2007

Giorno 3

Ogni giorno nuove (e talvolta disgustose) avventure!
Stamattina sono andata al vice consolato perchè ho bisogno di una traduzione ufficiale della mia laurea. Il vice consolato è in Calle San Martìn ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13.
Mi aspettavo grandi uffici invece c'è solo un minuscolo ufficio dove si è ricevuti dal vice console, che è spagnolo però parla anche italiano. Ho scoperto che per avere la traduzione ufficiale serve una copia conforme delle laurea. In Italia si fa alla Procura della Repubblica peró non ha saputo dirmi dove si puó fare qui. Copia conforme in spagnolo si dice copia compulsada.
Per il resto della mattinata sono stata in laboratorio, a mettere a posto il mio bancone invaso dagli strani intrugli di Wang, il cinese che mi ha preceduta sia in casa che in laboratorio e che inizia a diventare un'ossessione. Ha lsciato dietro di sè un centinaio di recipienti sporchi delle peggio cose e soprattutto non ha scritto cosa contenevano, cosa fondamentale in un laboratorio dove si maneggiano anche tanti veleni }:-
Non contenta nella pausa pranzo sono andata a casa a finire di pulire il bagno (è da ieri che lo sto pulendo!!!) e ho trovato un'orrenda sorpresa: per pulire meglio il mobiletto sopra il lavandino, l'ho staccato dal muro e dietro ci ho trovato incastrato un preservativo rosso usato!!!! :-0
Non ci potevo credere!!! Come diavolo ha fatto a finire lì? E' di Wang o di qualche inquilino precedente? Incredibile!!
Per fortuna poi sono tornata in universitá e ho fatto un po' di cose interessanti, come per esempio preparare dei campioni per una misura di adsorbimento di gas con Encarni (diminutivo di Encarnacion); ho anche visto un diffrattometro diverso dal nostro e fatto qualche misura.
Adesso sto per tornare alla mia nuova casa a...pulire!! Devo rendere abitabile la camera da letto perchè stanotte ci vado a dormire.
¡Hasta manaña!

mercoledì 7 novembre 2007

Giorno 2

Oggi è stata una giornata lunghissima.
Alle nove mi sono incontrata con Jorge e siamo andati in banca, dove ho aperto un conto corrente. Se non si ha un certificato di residenza in Spagna (anche residenza provvisoria), bisogna pagare 15 euro perchè non si pagano in Spagna le tasse sul conto. La banca Santander ha un conto apposta per gli universitari (fino a 30 anni!) che non ha spese e che non fruta interessi.
Dopo siamo andati a vedere quella che da domani sarà la mia casa.
Lungo la strada abbiamo visto alcuni fruttivendoli che vendono manghi, avocadi e altri frutti tropicali che crescono sulla costa andalusa.
Prima di vederla siamo andati a bere un caffè nella caffetteria sotto casa mia e con piacere ho scoperto che lì fanno un ottimo espresso. Insieme al caffè ci hanno offerto pane caldo con Rocquefort (ndr: formaggio francese tipo gorgonzola) sciolto e pomodori a cubetti: mmmmh!
La via dove si trova il mio appartamento è molto centrale e il palazzo è abbastanza bello, però l'appartamento è decisamente triste, anche se grande per una persona.
Al più presto pubblicherò le foto. Doveva passare un'impresa di pulizie e forse è anche passata, sta di fatto che la casa è sporchissima. Ed è così che oggi ho passato tre ore a pulire il bagno. Che schifo!!!! Alla fine però ero fiera del mio lavoro perchè la stanza ha cambiato completamente aspetto. Certo, mi mancano ancora le piastrelle e il pavimento, che come nel resto della casa, è ricoperto di strani grumi neri di non so cosa. Ecco a cosa serve al giorno d'oggi la laurea, a pulire i cessi! ;-)

martedì 6 novembre 2007

Giorno 1

Oggi inizia la mia avventura spagnola.
Stamattina sono uscita di casa piangendo e ho continuato piú o meno fino a quando sono salita sull'aereo, dove ho cercato di darmi un contegno.
Piangevo perchè sentivo già la nostalgia di casa e di Guido.
Durante il volo ho ripassato freneticamente quel poco che so di spagnolo e, quando ho alzato gli occhi dal libro, l'aereo stava per atterrare a Granada. Dal finestrino ho visto montagne bruciate dal sole e un cielo azzurrissimo. Temperatura a terra: 22 gradi!
Mentre aspettavo la valigia ero letteralmente terrorizzata per tutto.
Poi è arrivato Jorge, il mio capo spagnolo. Gli ho chiesto di parlare in spagnolo, anche perchè il mio inglese parlato non è molto meglio dello spagnolo ;)
Siamo andati a pranzo insieme e sono iniziate le sorprese piacevoli: abbiamo bevuto dell'otima birra fresca accompagnata da tapas (stuzzichini da aperitivo) consistenti in: tortilla (frittata con cipolle e patate), olive, carciofi sott'olio con acciughe e cubetti di pomodoro, cetriolo, peperoncino e cipolla. Per cominciare il pranzo abbiamo preso il salmorejo, una specie di gazspacho (minestra fredda di pomodori, cetrioli, cipolla e aglio) piú denso con dentro anche uova sode e prosciutto crudo tagliato a cubetti: ottimo!
Per proseguire abbiamo preso un'altra zuppa che aveva un nome che assomigliava molto a cazola; è fatta con pasta tipo i capelli d'angelo, immersa in un brodo denso, accompagnata da patate, vongole, piccoli polpi e seppie. Buonissima anche questa.
Io non volevo prendere anche il dolce, ma Jorge mi ha caldamente invitata ad assaggiare el arroz con leche (riso con latte), che è una pappa di riso con latte e cannella, servita fredda di frigo: molto piacevole!
Alla fine di questo pasto mi sono lasciata tentare da un caffè spacciato per espresso, ma come al solito era un caffè lungo in tazza piccola ;)
Ho visto la Facoltà di Scienze, dove lavorerò: è molto bella e moderna, con palme e fontane: sembra di essere in vacanza! Jorge mi ha presentato un po' di persone ma non mi ricordo già più i nomi, anche perchè non li ho capiti!
Finalmente Jorge mi ha accompagnata in una residenza per ospiti dell'università, dove rimarrò per due giorni, in attesa di sistemare la mia casa definitiva.
Il posto è bellissimo, è una vecchia casa spagnola con il cortile interno senza tetto (non so come si chiama, forse patio?) su cui si affacciano i ballatoi dove ci sono le stanze.
Ho scoperto che in Spagna la prese della corrente sono come in Germania, con solo due buchi e quello in mezzo chiuso (notare la descrizione tecnica!).
A cena ero un po' triste ma la cuoca, la señora Marta, mi ha consolata un po', mi ha fatto compagnia e mi ha offerto una camomilla (in spagnolo tila).
Grazie a Barbara, Giovanna e Elisabetta per i messaggi che mi hanno mandato, mi hanno tirata un po' su di morale!
Hasta mañana.