lunedì 21 gennaio 2008

Giorno 61

Come succede spesso di lunedì il risveglio non è stato un granchè. Per cominciare alle 6.15, quando ero già mezza sveglia per il casino in strada, qualcuno mi ha suonato il citofono. Poi prima di andare al lavoro sono andata a pagare la bolletta del telefono. In mattinata non ho fatto molto però ho imparato una cosa nuova: ho distillato della piridina che non era pura. Purtroppo questa operazione ha fatto puzzare il laboratorio. Dopo di me Fatima, una post doc, ha fatto la stessa cosa con un solvente ancora più puzzolente, per la gioia di tutte le occupanti del laboratorio.
Quando sono arrivata a casa ho avuto la prova che la casa si sta ribellando: ho acceso la luce della camera da letto e si è fulminata la lampadina (la terza da quando vivo qui), ho passato l'aspirapolvere e si sono staccate e rotte due piastrelle del battiscopa...
Al mio ritorno in università ho trovato il mio capo di Como, la ricercatrice con cui lavoro e un professore di Milano. Dopo poco siamo usciti tutti insieme a Jorge per andare a fare un giro per Granada. Arrivati in Plaza Nueva abbiamo bevuto un bicchiere di vino con tapas e poi siamo andati a fare un giro per l'Albaicìn, alla ricerca di un ristorante dove mangiare. Il ristorante non l'abbiamo trovato però abbiamo passeggiato con la luna piena e ho scoperto nuovi angoli del quartiere che non conoscevo. Siamo andati anche a visitare il giardino di una residenza per ospiti dell'università: era tutto fatto a terrazze e su ogni terrazza c'erano fontane e vasche con giochi d'acqua. Intorno alle fontane c'erano aiuole e siepi decorate con lampade a forma di stella. In tutto il giardino c'era profumo di gelsomino e, dalla terrazza principale, si vedeva l'Alhambra. Che meraviglia!
Alla fine siamo andati in un ristorante di cui purtroppo non ricordo il nome; appena lo ritrovo lo scrivo perchè merita.
Abbiamo mangiato salumi spagnoli assortiti e finalmente ho provato il prosciutto Pata negra: è dolcissimo e ha sapore proprio particolare. Li abbiamo accompagnati con un vino della Sierra Nevada, fatto con uve Cabernet Sauvignon e Merlot, che sapeva veramente di montagna (castagne, terra umida, pino mugo...). Anche gli altri piatti erano ottimi. Insomma, alla fine è stata una giornata di quasi vacanza!

1 commento:

John Mangusta ha detto...

brava, brava... invece che lavorare vai in giro a fare la turista per Granada... e intanto in contribuenti pagano!!!
ihihih...
Fai bene! ;) Ciao